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“Se non si applica la sentenza Innova Service bloccheremo i cantieri del centro commerciale”

Slai-Cobas su piede di guerra: “Il rispetto della sentenza viene prima dell’accordo Pavone”

Il delegato dello Slai Cobas Renato Parimbelli

Il delegato dello Slai Cobas Renato Parimbelli

ARESE – Lunedì 15 luglio 2013,  il sindaco Michela Palestra e l’assessore alle politiche del lavoro Giuseppe Augurusa hanno incontrato in municipio una delegazione dello Slai Cobas e il consigliere della Provincia di Milano Massimo Gatti. Oggetto di discussione la sentenza del Tribunale di Milano che, in applicazione dell’articolo 18 della legge 300/70, condanna Innova Service a  reintegrare nell’ex Alfa Romeo i lavoratori ingiustamente licenziati nel febbraio 2011 con pieno risarcimento  di tutte le retribuzioni pregresse fino all’effettiva riassunzione.

In un successivo comunicato stampa, l’Amministrazione ha reso noto di aver preso atto del dispositivo del Tribunale e di auspicarne il rispetto, ma ha espresso al contempo “preoccupazioni per la piena esigibilità in relazione allo status delle imprese coinvolte” e di ritenere pertanto “necessario proseguire nelle verifiche delle situazioni contributive dei singoli, così come avviato in sede Arifil (Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro) a seguito dell’accordo del novembre 2012 ”in quanto “strumento utile ad attenuare l’impatto sociale”.

“In nome del Popolo Italiano il Tribunale ci ha reintegrato nel nostro posto di lavoro e ci riconosce tutte le retribuzioni perse” – dichiara al Notiziario il delegato dello Slai Cobas Renato Parimbelli – mentre durante l’incontro l’Amministrazione rimarcava soprattutto l’importanza di tenere in piedi la proposta della commissaria Pavone e di Tea nell’ipotesi del fallimento di Innova Service. Noi, invece, non possiamo prima dire sì all’accordo Pavone e poi parlare della sentenza. Prima si parla della sentenza e poi, abbiamo detto e ripetuto all’assessore e al sindaco, si parla dell’accordo Pavone come paracadute per quei cinque-sei lavoratori che sono da accompagnare alla pensione perché ne hanno i requisiti”.

Questa è la posizione dello Slai Cobas anche se Innova Service avesse effettivamente cessato la sua attività?

“Se non è Innova Service, sarà Abp – continua Parimbelli – Abbiamo anche detto che se per il reintegro si vuole rinviare tutto a settembre almeno si versino ai lavoratori gli arretrati entro agosto. Alla fine si è convenuto un nuovo incontro in comune con anche i proprietari delle aree e Innova Service”.

Il venerdì precedente, 12 luglio,  i Cobas hanno incontrato a Lainate il sindaco Landonio per i lavoratori Greenfluff da mesi senza lavoro e stipendio e ora senza nemmeno più prospettive dopo l’inchiesta giudiziaria che ha portato in carcere all’inizio di luglio i vertici dell’azienda per truffa. “Landonio ci ha assicurato – dice il sindacalista – che essendo la Greenfluff sul territorio di Lainate, i lavoratori (anch’essi ex Alfisti) saranno i primi a essere assunti nell’ambito dell’accordo di programma sull’ex Alfa Romeo in quanto vi è stato un accordo in tal senso tra Arese, Lainate e le proprietà, cioè Tea”.  In pratica il sindacato rimarca il fatto che se nell’area ex Alfa Romeo  vi è lavoro per gli ex Alfisti di Greenfluff vi deve essere anche per quelli di Innova Service, oltretutto per questi ultimi vi è anche una sentenza del Tribunale di Milano.

“Il 16 – dice Parimbelli – abbiamo tenuto davanti ai cancelli del cantiere del centro commerciale un’assemblea con i lavoratori per spiegare loro i termini dell’incontro avuto con la giunta aresina. Abbiamo deciso che se non si sbloccherà la situazione si tornerà lì e si bloccheranno i lavori, perché chiediamo che si applichi la sentenza”.

Comunimpresa ha predisposto un progetto per realizzare nell’area una “Città dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile”. Forse si potrebbero aprire delle prospettive di lavoro anche in  quell’ambito.

Cosa ne pensa lo Slai Cobas?

“Secondo noi – risponde Parimbelli – siamo ancora nel campo delle ipotesi lontane dalla concretezza, perché altrimenti nell’incontro che abbiamo avuto ad Arese ci avrebbero detto: Adesso arriva il lavoro e voi siete i primi assunti. Invece, purtroppo, così non è stato”.

Ombretta T. Rinieri

(“Il Notiziario” 19 luglio 2013 -pag. 64)