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Intervista a ‘caldo’ al neo sindaco: “Sarò indipendente, ma in una squadra”

Michela Palestra felice fuori dalla sede del Pd subito dopo aver appreso della netta vittoria

Michela Palestra felice fuori dalla sede del Pd subito dopo aver appreso della netta vittoria

ARESE – Lunedì  sera fuori dalla sede del Pd in via Caduti l’euforia  è arrivata alle stelle appena è stata chiara la vittoria di Michela Palestra al primo turno. La candidata, ubrica di felicità, è stata trascinata via dai militanti per un giro per la città. Complicato strapparle la prima intervista da sindaco, ma ce l’abbiamo fatta.

Contenta?

“Molto contenta. Un successo inaspettato e poi al primo turno”.

Quali le priorità ora?

“Sicuramente la scuola con il problema dei lavori per l’eliminazione dell’amianto che dovranno partire a breve. Bisogna accertarsi che vi siano gli incastri giunti, capirne bene la pianificazione perché sono coinvolte tutte le materne e il nido in contemporanea. Fondamentale è che si riescano a rispettare le tempistiche per il rientro a settembre. E poi la viabilità. Anche qui c’è tempo solo fino al 30 settembre”.

La commissaria Pavone ha lavorato come un treno su tanti argomenti. Preoccupata di dover studiare tutti i vari processi?

“Sicuramente, ma noi abbiamo il vantaggio che lei era da sola e noi invece si lavorerà in gruppo, in squadra. Quindi si lavorerà tutti quanti assieme. E’ vero a pianificato molte cose. Ci sono decisioni prese di cui non solo vi è da verificarne l’andamento ma anche prendere in mano tutto il pregresso, perché bisogna entrare nel merito delle questioni prima di capire bene la direzione nel dettaglio. Quindi vi è un grosso lavoro e lo sapevamo. Dire che non si è spaventati sicuramente sarebbe superficiale, però siamo determinati e forti. Bisognerà capire esattamente dov’è il pacchetto chiuso e dove vi sono dei margini”.

Sul pregresso vi è una bella patata bollente….

“sì, però io credo che una cosa importante da fare sarà spiegare bene ai cittadini cosa sia successo. E non sto parlando di colpe o meno. Sto pensando a un metodo con cui si vuole iniziare a provare a lavorare diversamente con la popolazione, perché l’assunzione di responsabilità della politica non può passare attraverso l’imposizione senza condivisione”

Stiamo parlando dell’ex Alfa Romeo…

“Anche. Credo che da noi sia una cosa che venga da lontano: noi stiamo parlando da vent’anni dell’accordo di programma dell’ex Alfa e in realtà ci siamo trovati le cose in qualche modo fatte. Per formazione culturale e professionale credo molto nel metodo e credo che si debba tentare di operare con etica, trasparenza e capire cosa sia successo”.

Opererete sulla trasparenza quindi?

“Bisogna incamminarsi verso quella direzione, bisogna iniziare. L’unica cosa che mi spiace è quel 59% di astensionismo. Bisognerà fare la la fatica di ricoinvolgere le persone a interessarsi o a essere consapevoli”.

La delusione della giunta Ravelli è stata forte e nessuno ha capito cosa è successo lì. In Ravelli avevano creduto in tanti e poi la debacle con il sindaco che dichiarava di sentirsi tirare per la giacchetta da una parte o dall’altra. Lei sarà un sindaco indipendente che ascolta e poi decide?

“Se indipendente vuol dire sola al comando no. Io voglio essere indipendente e forte con le persone con cui lavorerò, forte del fatto che ci sarà un grande rapporto di fiducia e saremo una squadra indipendente. Credo che questo sia molto importante, l’idea di lavorare in gruppo. Essere indipendente non credo che sia lavorare in maniera piramidale. Credo che sia proprio il senso di prendere delle decisioni e di sapersi smarcare da quella che potrebbe essere un’influenza”.

Influenza degli altri partiti?

“Influenza in generale”.

Ombretta T. Rinieri

(“Il Notiziario” 31 maggio 2013 – pag.74)