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Due bambini trovano un varco nella recinzione: “Fuggono” dall’asilo e tornano a casa da soli

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L’emergenza è durata pochi minuti, ma alla scuola l’apprensione è stata grande

ARESE – Minuti di panico venerdì 19 aprile nella scuola materna di via Matteotti. Nel primo pomeriggio due bambini  di quattro e cinque anni si sono infilati in un buco nella recinzione che divide il giardino dell’asilo dal liceo scientifico “Falcone Borsellino” e, non si sa bene come, sono riusciti ad arrivare a casa di uno dei due, che abita nelle case lì vicino del Villaggio Siolo. In tutto sono trascorsi circa cinque minuti tra la piccola avventura e il ritorno a scuola dei due bambini che la mamma, quando se li è ritrovati a casa, ha subito riportato a scuola. Ma cinque minuti che alle insegnanti impegnate nella ricerca devono essere sembrati un’eternità.

Venerdì era una bella giornata di sole ed era la prima volta che i circa sessanta bambini giocavano all’aperto  da dopo l’inverno, sotto gli occhi attenti delle maestre. Nessuna si era però accorta del buco nella recinzione. La scoperta è avvenuta proprio quando i bambini sono stati riportati a scuola dalla mamma  del più piccolo, mentre in giardino era ancora in corso la loro  ricerca. I genitori interessati dalla “fuga” dei loro figli non avrebbero poi mostrato particolare allarme sull’episodio, a dimostrazione della loro fiducia nei confronti delle maestre dell’asilo.

Tuttavia,  al termine della scuola la notizia si è diffusa fra le altre famiglie e nel fine settimana vi è stata la considerazione sullo scampato pericolo corso dai piccoli fuggitivi e sul fatto che il passaggio improprio potesse anche permettere l’ingresso nella materna da parte di estranei.   A qualcuno è venuto perfino in mente quando qualche hanno or sono è stato appiccato il fuoco nel plesso della scuola elementare, sempre in via Matteotti, da parte di un gruppetto di ragazzini che si era introdotto nella scuola chiusa scavalcando in un lato nascosto dell’istituto.  Ma quando lunedì mattina qualche genitore è andato in comune a fare il diavolo a quattro per la presenza di quel buco in un luogo che dovrebbe essere a massima protezione, la scuola aveva già inviato in municipio la segnalazione del buco nella rete e manutentori  erano già usciti a cambiarla.

Ombretta T. Rinieri

(“Il Notiziario” – 25 aprile 2013 – pag. 64)