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Problemi sanitari alla Casa per anziani? In effetti, ci sono malumori e lamentele

gallazzi-vismara3ARESE – Ma quali sono questi problemi sanitari? Ufficialmente nessuno ne vuole parlare, neppure a grandi linee.  Ma parlando con qualche familiari degli anziani qualcosa si è riusciti comunque a captare. Intanto, pare,  che il via a un  grosso malcontento sarebbe partito  l’anno  scorso con la richiesta alle famiglie di avviare una procedura in tribunale per la nomina di un tutor o di un assistente di sostegno, pena la dimissione dell’anziano ricoverato. Una clausola vessatoria che ha così spaventato i parenti che la maggior parte è corsa ad adempiere alla richiesta , ma non senza polemiche. Il tutor e l’amministratore di sostegno  sono figure introdotte da una legge del 2004 in presenza di soggetti non più in grado di intendere e di volere. Ma, di norma, l’iter viene avviato con molta delicatezza, procedendo singolarmente, caso per caso, a seconda delle situazioni. Esattamente all’oposto di quanto sarebbe avvenuto in Gallazzi-Vismara.

Altro problema sarebbe sorto con l’organizzazione del gruppo protetto, che avrebbe comportato lo spostamento di un numero elevato di anziani con conseguente disagio loro e delle famiglie senza un’informazione preventiva ad hoc sui criteri adottati per l’individuazione degli ospiti spostati. Seguono lamentele sui pasti, soprattutto serali, sull’alto turn over delle asa e sulla mancanza di responsabili ai piani. Di notte vi sarebbe un solo infermiere per tutta la casa di riposo, responsabile anche del nucleo protetto. Assente la figura dell’assistente sociale dopo le dimissioni della storica Milani. Insomma gli anziani, per i loro bisogni affettivi, relazionali, psicologici, sanitari e di assistenza hanno bisogno di attenzioni da parte di figure conosciute e riconoscibili in numero sufficienti e professionalmente preparate.

Torna alla ribalta anche il problema dei non residenti la cui retta ammonta a 2.169,30 contro quella di 1747,40 dei residenti (1929 per i parenti degli aresini). Ma in realtà un anziano che entra in casa di riposo diventa automaticamente residente aresino nel giro di pochi giorni e ad Arese paga le sue tasse. Sembrerebbe dunque un’ingiustizia legalizzata.

O.T.R.

(“Il Notiziario” – 5 aprile 2013 – pag.64)