Intanto la sede dello Slai Cobas é senza corrente e riscaldamento
18 Gennaio 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, ex Alfa Romeo, Giudiziaria, Lavoro, Sindacale |
ARESE –Da quando la sede dello Slai Cobas ha subito i sabotaggi notturni è senza elettricità e riscaldamento. Ma chi dovrebbe ripristinare le utenze? Lo abbiamo chiesto a Euromilano.
“I fili sono stati tagliati in un tentativo di furto, dopodiché non sono stati più ripristinati perché non vi è alcun contratto d’affitto su questo ufficio – ci hanno risposto – per cui i proprietari dell’area hanno lasciato le cose come stanno ora”.
Ma Euromilano non è fra i proprietari dell’area?
“No – ci hanno precisato – sono Tea, Aglar e Particom Uno. Euromilano esce infatti sempre in modo improprio. Euromilano detiene delle quote minoritarie in Tea e Particomuno. Dopodiché vi è Canova 2007 che è una holding che fa capo a Marco Brunelli di cui fanno parte anche Tea, Aglar e Particom Uno”.
Resta il fatto che invece di premiarli i sindacalisti dello Slai Cobas che con la loro presenza nell’area si sono accorti della ‘ndrangheta, li si lascia al buio e al freddo. A chi giova?
O.T.R.
versione completa del pezzo pubblicato su: ‘Il Notiziario’ 18 gennaio 2013 – pag.64
Per correttezza é da segnalare che l’Avvocato Stefania Mannino, che difende Carmine Cambareri, ha chiesto la rettifica delle notizie apparse sulla stampa in ordine al suo cliente in quanto per lo stesso il Tribunale del Riesame ha ritenuto insussistenti i gravi indizi di colpevolezza che lo avevano portato in carcere.
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