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Chiappini ‘apre al Comune’: sì al sopralluogo, ma insieme

Alessandro Chiappini ad Arese durante il suo intervento pubblico in auditorium in occasione di un consiglio comunale aperto sul centro sportivo

Alessandro Chiappini ad Arese durante il suo intervento pubblico in auditorium in occasione di un consiglio comunale aperto sul centro sportivo

ARESE – Il procuratore di Intese Alessandro Chiappini ha inviato al Comune di Arese e a Fondazione Arese Cultura e Sport  una lettera con cui, in risposta all’ordinanza di chiusura del centro sportivo per ragioni di sicurezza, comunica la disponibilità della società romana a concordare con gli uffici tecnici comunali un nuovo sopralluogo, ma in contraddittorio con dei propri tecnici incaricati “al solo fine di chiarire e constatare l’effettivo stato in cui versa l’impianto sportivo”.

“Tale disponibilità – scrive Chiappini – non costituisce alcun titolo e modo acquiescenza all’ordinanza  46 del 27 giugno 2012 e viene offerta con massimo intento collaborativo, al solo fine di non avviare sin d’ora inutili e gravosi contenziosi, che ci si riserva di promuovere se del caso, nonché perdimostrare l’assoluta insussistenza di condizioni di pericolo o abbandono dell’impianto sportivo”. In premessa, il procuratore della società romana ha voluto precisare di detenere la disponibilità del ‘Davide Ancilotto’ “in forza di un titolo invero revocato da fondazione ma oggetto di impugnazione innanzial Tar Lombardia di Milano dove pende il giudizio di merito” e che “è interesse di Intese rendere accessibile l’impianto al fine di constatare il reale statodei luoghi e così definitivamente smentire i generici rilievi posti a base dell’inagibilità e del più gravoso ordine di sgombero, anche per non ingenerare falsi equivoci e strumentali iniziative proprio in ragione delcontenzioso in essere”. Alle resistenze di Intese come intende rispondere il Comune? “Noi  abbiamo fatto l’ordinanza di chiusura del centro – dice il sindaco Pietro Ravelli – che avverrà quando ci tornerà la notifica dell’ordinanza per motivi di sicurezza consegnata alla sede di Intese a Roma. Se poi il  procuratore Chiappini intende valutare la collaborazione con i nostri tecnici, va bene, entriamo”.

O.T.R.

(‘Il Notiziario’ – 6 luglio 2012 – pag. 66)