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Ordinanza di sgombero del Centro sportivo

Il sindaco ha firmato un’ordinanza per ragioni di sicurezza

 

2013-04-02 19.21.32ARESE – Volente o nolente Intese se ne deve andare dal centro sportivo “Davide Ancilotto”. Perché gestirebbe le strutture “sine titulo, ma anche per ragioni di sicurezza pubblica. Lo sostiene il sindaco Pietro Ravelli, che  ha emesso un primo provvedimento di sgombero il 26 giugno sospeso perché mancava il responsabile del procedimento che è l’ingegnere Annapaola Menotti e al quale ne è seguito un secondo il successivo 27,  che ha evitato così  un ricorso al Tar da parte di Intese per vizi di forma e che quando verrà notificato obbligherà la società romana a  uscire immediatamente da viale Resegone.

Il provvedimento scaturisce da  una nota depositata il 15 giugno scorso al protocollo del comune da un cittadino aresino nella quale si segnalava una situazione “di grave pericolo per la cittadinanza e per tutti gli utilizzatori della struttura sportiva … per probabile assenza di idonei strumenti per intervenire in caso di incendio e di pericolo”.

 

Già il sindaco nell’annunciare settimana scorsa al nostro giornale l’intenzione di avviare l’azione possessoria aveva citato problemi di sicurezza nel centro. Probabilmente il riferimento implicito era proprio legato alla segnalazione arrivata in municipio. Nell’effettuare il  21 giugno il sopralluogo solo delle aree esterne (visto i pregressi ostacoli frapposti da Intese all’accesso degli edifici e dei locali di servizio), Menotti ha riscontrato la manomissione della rete antincendio a naspi, l’omessa revisione semestrale degli estintori, la presenza di materiale in stato di abbandono che potrebbe minare l’incolumità degli utenti e un generale stato di incuria e Ravelli ha deciso che ci fossero elementi più che sufficienti per ravvedere nel “Davide Ancilotto” una situazione di pericolo che potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza degli utenti e decretare l’inagibilità temporanea del centro sportivo comunale e il conseguente sgombero fino a nuovo provvedimento.

 

A sgombero eseguito, il sindaco intende disporre di un intervento immediato per rilevare lo stato dei luoghi al fine di verificare la sussistenza di ulteriori rischi per la salute e la sicurezza degli utenti e del personale che lavora nel centro. Oltre che a Intese, l’ordinanza è stata notificata a Menotti, alla responsabile affari culturali, sportivi, tempo libero e patrimonio immobiliare Rosella Paganini, al comandante della Polizia Locale Mauro Bindelli, al responsabile area territorio e sviluppo di Arese Sergio Milani, al presidente dimissionario di Facs Stefano Carli e al Maresciallo Giulio Vindigni. Stavolta il mancato rispetto dell’ordinanza comporterà “l’intervento della Forza Pubblica e la segnalazione all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’articolo 650 del codice penale”.

O.T.R.

(‘Il Notiziario’ – 29 giugno 2012 – pag. 65)