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Arese, Ravelli é sindaco

Ravelli nella sede di Arese Futuro

 

ravelli-elezioni12-1ARESE – Il medico Pietro Ravelli sostenuto dalle liste civiche Arese Futuro e Insieme per Arese ha battuto al ballottaggio del 20 e 21 maggio 2012 il dirigente sindacale Giuseppe Augurusa sostenuto da una coalizione formata da partiti e liste civiche di centrosinistra.

 

E’ la seconda volta che ad Arese Augurusa (era già stato candidato anche nel 2009 contro Gianluigi Fornaro) esce sconfitto dalle urne cittadine. Un risultato che si poteva intuire in quei 667 voti personali ottenuti da Ravelli già nel primo turno contro i 452 di Augurusa, nonostante al contrario la coalizione a sostegno di Augurusa con il Pd azionista di maggioranza avesse ottenuto 3422 voti contro i 3054 di Ravelli.

 

Ma non ha colpe Augurusa. Arese è storicamente una cittadina di centrodestra e Ravelli, in realtà più di centro che di destra, ha saputo rappresentare per un elettorato disorientato dagli scandali locali e nazionali un’alternativa credibile.

 

Nel duello tra i due contendenti ha vinto il medico conosciuto dai tanti suoi pazienti con la fama di persona coscienziosa, affidabile e onesta. La competenza, il peccato originale che gli è stato più volte contestato dagli avversari in campagna elettorale, arriverà con il tempo e la buona volontà. Oppure, considerando i grandi temi quali l’accordo di programma per l’ex AlfA Romeo, l’Expo 2015, il centro sportivo e l’edificazione nell’area Sud, vi potrà far fronte mettendo insieme una giunta di assessori estremamente “tecnici” .

 

Sarà proprio la composizione della giunta a far capire agli osservatori gli eventuali accordi raggiunti dietro le quinte con le altre forze politiche uscite sconfitte dalle elezioni, dato che al ballottaggio Ravelli è arrivato senza apparentamenti formali. Sarà questa per lui anche la prova del nove di tutto quel discredito circolato nelle scorse settimane ad Arese con l’esecrabile metodo del porta a porta bocca a bocca, che lo vedrebbe circondato da un entourage di “ trombati” e del peggio dei politici degli anni passati.

 

Ravelli dovrà anche conquistarsi il partito degli astensionisti, cresciuto al ballottaggio da 5293 a 6963 unità rispetto ai 15.803 elettori aventi diritto. Tra domenica e lunedì scorsi si sono infatti recati alle urne 8840 persone rispetto alle 10.510 del primo turno. In pratica quasi la metà dei cittadini aresini non ha votato, segnalando una grande disaffezione (o disillusione?) verso la politica in generale.
Ombretta T. Rinieri

(‘Il Notiziario’ 25 maggio 2012 – pag.74)

Nello stesso numero de ‘il Notiziario’ vedi anche articoli a firma Domenico Vadalà