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Pietro Ravelli, ecco l’uomo di ‘Arese Futuro’

IMG_0127ARESE – La candidatura di Pietro Ravelli ha sparigliato le carte in una campagna elettorale che sembrava già vinta in partenza dal candidato del Pd Giuseppe Augurusa. Corteggiato dal Pdl, Ravelli ha detto no. Mettendo in un primo momento in seria difficoltà il partito di maggioranza relativa, già provato al suo interno da defezioni e dimissioni a causa della disastrosa caduta della Giunta Fornaro, che ora ha scelto il medico Gherardo Gherardi.

Bisogna dirlo, Ravelli è un outsider che per compostezza e professionalità è così credibile da sembrare il Mario Monti aresino che arriva in soccorso di una città provata dagli scandali e che gioco forza deve ritrovare nel suo seno quanto prima la forza per far fronte alle sfide dei prossimi anni: riqualificazione ex Alfa Romeo, arrivo vicino alle sue porte dell’Expo 2015 e risollevazione del centro sportivo.
Medico, figlio di un imprenditore e di un’insegnante elementare, Ravelli è un aresino innamorato della sua città. “Qui sono nato – ha detto quando si è presentato alla stampa – qui ho conosciuto mia moglie e ho allevato i miei figli. Corriamo da soli ma siamo aperti a tutti per collaborare per il bene delle nostre generazioni. Io concepisco la politica come una missione, con proposte ben razionalizzate e ritengo che la mediazione debba essere basata su un’etica e sui valori umani, altrimenti si arriva al compromesso che è molto pericoloso”.
Moderato nei toni e nei modi, Ravelli è sicuramente un candidato temibile per le altre formazioni pronte a giocare la partita: il già citato Pd con Giuseppe Augurusa, appoggiato anche dalla lista civica Un Forum per la città; la coalizione Pdl-Udc con Gherardo Gherardi, consigliere nelle giunte Perferi ; Unione italiana con Erika Seeber, serio e competente assessore alla cultura, all’ambiente e al bilancio negli ultimi mandati. Mentre la Lega Nord, che di fatto ha avviato la campagna elettorale il 15 dicembre 2011 con la fiaccolata per il centro sportivo, potrebbe ancora riservare sorprese.
Ravelli punta su una legalità basata sull’etica, cioè sulla certezza della morale e porta con sé un sogno per Arese e per il suo hinterland: “Un campus universitario con il Politecnico di Milano sul modello di Cambridge, dove il campus si confonde con la città”. E Arese ha bisogno di sognare per volare alto e donare un futuro migliore alle nuove generazioni.
Ombretta T. Rinieri
‘Il Notiziario’ – 17 febbraio 2012 – pag. 71