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Arese Futuro: ‘Il ‘Piano Perferi’ conforme solo formalmente alla legge

ARESE – Il 9 gennaio scadono i termini di presentazione delle osservazioni al cosiddetto “Piano Perferi”, ossia alla proposta di programma integrato d’intervento in variante al piano regolatore generale che coinvolge un’area in via Senato 10 e un’area in viale Alfa Romeo.

 

Il piano, approvato il 29 settembre 2010 dal consiglio comunale in seconda convocazione, riguarda la cessione di un terreno di proprietà della famiglia dell’ex sindaco Gino Perferi concomitante al ristorante “Castanei” sita in viale Alfa Romeo a un operatore edile che costruirà tre palazzi a sud di Arese consentendogli con la compensazione dello standard di aumentare la volumetria del costruito.

 

L’associazione Arese Futuro è contraria all’operazione e ha presentato in Comune una petizione di firme osservando che l’area del “Piano Perferi” è stata esclusa dalla procedura di Vas per il piano integrato d’intervento invece prescritta per piani attuativi di così rilevante dimensione in variante al Prg. Continuando: non sarebbe stato allegato il nulla osta dell’ente Parco delle Groane previsto dall’ articolo 15 del Regolamento Edilizio; essendoci una chiara integrazione fra destinazioni d’ uso si deve parlare di Pii (Piano integrato d’intervento); il Pii prevede 14.943,67 metri cubi di residenziale e 86,76 metri quadrati di direzionale e tali caratteristiche eluderebbero la Legge Regionale 12 perché formalmente il Pii prevede destinazioni diverse, mentre gli 86,76 metri quadrati (pari al 1,7% ) si ritiene non possano essere considerati conformi alla normativa; il Pii, tra cessioni al Parco delle Groane e la modesta realizzazione di opere di urbanizzazione, apparentemente cospicua per numero e importo (1,625 milioni di euro) non soddisferebbe la normativa, che richiede la realizzazione e il potenziamento delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie tant’è che la somma destinata a monetizzazione dei metri quadrati che non vengono ceduti a titolo di standard è importante.

Infatti – viene precisato nelle osservazioni – nel documento di inquadramento è prevista la cessione di 6627,69 metri quadrati, mentre il Pii ne prevede solo 2898,72 metri quadrati: la differenza di 3719,17 metri quadrati sono i non ceduti .

 

Secondo Arese Futuro, perciò, il Pii è conforme alla Legge 12 solo formalmente, mentre in realtà la violerebbe.

 

Altra dicotomia con la normativa sarebbe la possibilità di convertire i metri quadrati a standard nel cosi detto “ standard qualitativo“ (ossia la trasformazione dei metri quadrati da cedere in cambio di compensazione monetaria o in opere) mentre invece lo standard qualitativo, che era previsto dalla vecchia Legge regionale 9 del 1999,  è stato abrogato dalla Lr 12. Inoltre, stando all’articolo 90 della stessa legge, l’eventuale monetizzazione deve essere utilizzata esclusivamente dal Comune per l’acquisizione di aree o edifici, o alla realizzazione di attrezzature pubbliche previste dal Piano dei Servizi. Ma ad Arese il Piano dei Servizi non è adottato.

 

Infine Arese Futuro osserva che come premio volumetrico di circa 5000 metri cubi da destinare a edilizia convenzionata (nove appartamenti ) appaia sproporzionato all’ indubbio vantaggio che deriva all’ operatore privato dalla restante parte destinata all’edilizia a libero mercato.

O.T.R

(‘Il Notiziario’ 6 gennaio 2012 pag. 62)

http://www.aresefuturo.it/chisiamo.htm
http://www.aresefuturo.it/statuto.htm