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L’occhio su Roma del senatore Garavaglia

ARESE – (o.t.r.) – Portando il suo sostegno alla fiaccolata dei militanti aresini, il senatore Massimo Garavaglia non ha lesinato critiche al governo Monti. “Questi fenomeni dei tecnici – ha ironizzato – sono riusciti a fare una manovra dove hanno aumentato benzina, sigarette e Ici. Cosa che se trovavi qualcuno al bar riusciva a fare in dieci secondi costando molto meno”.
Colpevole anche la stampa: “Ieri (mercoledì 13 dicembre, ndr) i giornali hanno fatto sciopero. Proprio nel giorno in cui doveva uscire la manovra, proprio come nei classici corridoi della Prima Repubblica. Questa manovra di tutte tasse con l’unico taglio sulle pensioni porterà a un calo della crescita con la previsione che già nel 2012 vi sarebbe stato un -0,5 di Pil. Considerando che ogni punto in meno di Pil significano 15 miliardi di entrate si arriverà a febbraio che per tappare il buco bisognerà fare un’ennesima manovra”. Garavaglia ha poi disegnato uno scenario oscuro: “Si arriverà come in Grecia che a furia di fare manovre, ora ha un -6 di Pil, cioè in depressione totale. Questa situazione diventerà molto complicata soprattutto per le piccole e medie imprese, mentre Confindustria ha già annunciato per il 2012 la perdita di un milione di posti di lavoro. Oggi al Senato con Calderoli gli abbiamo fatto un piccolo grande scherzetto: si parlava di tutt’altro, dell’art. 81, del pareggio di bilancio. Noi siamo andati sul concreto e gli abbiamo chiesto un referendum nel qual caso il governo debba cedere altri pezzi di sovranità. E’ finita che il Pd non ha partecipato al voto e il Pdl ha votato con noi, perché il popolo deve decidere il proprio futuro. Questa per noi è la democrazia”.
(‘Il Notiziario’ 23 dicembre 2011 – pag. 80)