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3500 no alla ‘tangenzialina’

Flashback – giunta Fornaro n. 31 – continua
di Ombretta T. Rinieri
‘Prealpina’ 16 gennaio 2010 – pag. 23

 

 

Oggi la consegna della petizione al sindaco Gianluigi Fornaro

 

OLYMPUS DIGITAL CAMERAARESE – Questa mattina, alle ore 10 di sabato 16 gennaio una delegazione del Comitato Difendiamo Arese consegnerà nelle mani del sindaco Gianluigi Fornaro la petizione contro la tangenzialina prevista all’interno dell’Accordo di programma per l’ex Alfa Romeo, che in due mesi ha raccolto oltre 3500 firme. Intanto l’8 gennaio scorso il Comitato ha provveduto a depositare presso gli uffici protocollo dei comuni di Rho e Arese e di quelli della Provincia di Milano e della Regione Lombardia le proprie osservazioni alla Vas (Valutazione ambientale strategica) sull’Accordo. Con il documento, il Comitato ha avanzato agli organismi istituzionali una serie di richieste volte a modificare i progetti già predisposti dal tavolo tecnico a cominciare dalla cancellazione della bretella tra la rotonda del cimitero di Arese e la via per Passirana, che pur disegnata su terreni agricoli di Rho, correrebbe a ridosso delle case aresine, eliminerebbe la fascia di mitigazione ambientale con l’autostrada e la tangenziale Ovest e sfregerebbe un’area ambientale di pregio naturalistico nella quale attualmente vive una fauna protetta dalle norme Ue.
Difendiamo Arese chiede inoltre garanzie sulla realizzazione della metro tranvia (ma su un percorso urbano che serva effettivamente agli aresini) tra il Polo di Rho Fiera e Arese e lo spostamento su area già urbanizzata del futuro parcheggio da 3mila posti da utilizzarsi durante i sei mesi dell’Expo 2015 in modo da salvaguardare l’area verde dietro a Villa Ricotti. Sotto accusa, infine, il progetto del futuro centro commerciale da 77mila mq nell’ex Alfa Romeo. “E’ evidente – sostiene Sara Belluzzo, presidente del Comitato – che il progetto non nasce dalle esigenze dei cittadini ma da interessi privati avvallati dalle istituzioni che non riescono a proporre un indirizzo strategico per un’area di 2 milioni di mq, ma si affidano alla solita ricetta: centro commerciale, villette a schiera, torrioni residenziali e alberghieri, mentre tutte le analisi ambientali a corredo della Vas (prodotte dagli stessi enti dell’AdP) convergono nel ritenere che il nostro territorio ha bisogno di ben altro che ancora cemento e asfalto”.
Del resto sulla questione ambientale legata alla tangenzialina il sindaco Fornaro mostra delle sensibilità. L’ultima volta anche lunedì scorso nell’incontro avuto con una delegazione sindacale FlmCub di lavoratori Alfa Romeo, che allo stesso modo del Comitato Difendiamo Arese ha depositato delle osservazioni all’AdP.
“Si continua a dire “Fanno la tangenzialina” – ha detto Fornaro parlando con i lavoratori – ma non è vero. Io ho visto una cosa a luglio che sto cercando di modificare. Certo che se si riuscisse a fare una circonvallazione partendo dal presupposto che con la Variante alla Varesina la Varesina stessa verrebbe chiusa, allora vorrebbe dire avere la circonvallazione per Arese sul terreno di Rho. Questo politicamente avrebbe una valenza, ma solo se la cittadinanza di Arese mi dovesse dire che ce n’è bisogno. Nulla viene fatto in funzione del centro commerciale. Ill quale potrà essere raggiunto con le strade già esistenti. Gli aresini dalla strada per Passirana. Da Lainate lungo il peduncolo che lo costeggerà. Da Rho passando il ponte dell’autostrada e da Garbagnate percorrendo via Luraghi”. Dunque, se la bretella non serve al centro commerciale e con il venir meno dei finanziamenti alla Variante della Varesina non servirebbe neppure quale circonvallazione esterna della città, perché è stata inserita nell’AdP?