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A rischio il patto di stabilità

Flashback – giunta Fornaro n. 24 – continua
di Ombretta T. Rinieri
‘Prealpina’ novembre 2009

 

OLYMPUS DIGITAL CAMERAARESE – Quest’anno il rispetto del patto di stabilità da parte di Arese è appeso alla monetizzazione entro la fine dell’anno di 2.600mila euro degli oneri di urbanizzazione per la realizzazione della nuova biblioteca comunale. L’opera, insieme al parcheggio sotterraneo di via Degli Orti e alla nuova piazza Dalla Chiesa per un ammontare complessivo di 6.300mila euro, rientrava nell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2004 tra Arese e l’Abp. Da allora, anno dopo anno, il capitolo di spesa è scivolato passando attraverso i due mandati Perferi per arrivare intatto sul tavolo della giunta Fornaro. Al pari del centro natatorio, la biblioteca fa parte di quelle opere pubbliche che il nuovo sindaco ha deciso di rimettere in discussione. Restando sulla biblioteca, il progetto degli architetti Abp (un parallelepipedo simile a un ossario) è proprio brutto, per cui lo stop non dispiace neppure alla minoranza.
Tecnicamente, stando a quanto illustrato in consiglio comunale dai funzionari Sergio Milani e Maria Teresa Faldetta, l’Abp sottoscriverà un’integrazione alla convenzione in base alla quale presterà una nuova garanzia che la impegnerà a liquidare la somma formalmente entro il 30 giugno 2010. Ma all’Amministrazione i 2.600mila euro servono prima del 31 dicembre per cui ha deciso di ricorrere a una fidejussione bancaria pro soluto. Il che significa che acquisirà la somma in via anticipata da una banca. ‘Secondo la Corte dei Conti – ha spiegato Faldetta – la cessione pro soluto addossa al cessionario ogni rischio, anche di insolvenza del creditore originario’. Rischio, colpo di scena, tutt’altro che remoto, dato che il 10 giugno scorso la magistratura ha provveduto a sequestrare il 30% della quota Abp detenuta dall’Immobiliare Estate 2000 (il restante 70% è in mano al Fondo Aig).
L’informazione, resa in consiglio comunale da Giancarlo Giudici (Pd), ha colto di sorpresa tecnici e maggioranza, che non hanno risposto alle successive richieste di spiegazione del consigliere di minoranza, mentre il collega Giuseppe Augurusa rimarcava l’uso strumentale sui conti pubblici del capitolo di spesa. ‘Fermo restando che dopo anni di rinvii questo è il de profundis della nuova biblioteca – ha detto – ecco che dopo anni di rinvii viene cartolarizzata e diventa un elemento di compensazione dell’assestamento del bilancio, mentre non è chiara la ragione per cui laddove vi è una cessione del credito con una conversione da bene in liquidità non vi siano oneri per il soggetto che beneficia dell’anticipazione’, sottintendendo per soggetto il comune. Il sostanziale silenzio seguito ha convinto la presidente del consiglio comunale Ippolita Papagno ha trasformare le richieste in interrogazione orale cui la giunta dovrà rispondere entro venti giorni.