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Marone: tutti si sono serviti ora vogliamo benefici per noi

Flashback – giunta Fornaro n.14 – continua
di Ombretta T. Rinieri
‘Prealpina’ – 14 ottobre 2009 – pag. 20

 

GARBAGNATE – A cosa si deve il ripensamento di Garbagnate all’interno del Comitato per l’Accordo di Programma, se in realtà nell’ex Alfa è previsto un ‘insieme di funzione residenziali, commerciali e produttive’ (dal sito della Regione Lombardia, ndr), che ricalca in buona parte il progetto ‘Archtrade’, sponsorizzato per mesi dallo stesso comune? ‘In linea di massima sono d’accordo sulle linee guida – risponde il sindaco Leonardo Marone – ma difendo gli interessi del mio comune, che dagli anni 70 ha subito il carico sociale di 2500 operai contro i 300 dirigenti di Arese. Garbagnate è stata costretta a costruire scuole che oggi sono dismesse. Abbiamo avuto un accordo di programma in cui i comuni si sono ampiamente serviti: Arese ha realizzato la piazza e la biblioteca, Lainate si è sistemata Villa Litta, mentre a Garbagnate sono stati assegnati due ponti da costruire su un’ipotetica ferrovia, che sempre di più diventa irrealizzabile. Oggi ci troviamo una filotranvia che dal passante ferroviario si porta ad Arese e finisce all’Alfa. Ci siamo lamentati e hanno disegnato una ferrovia su un pezzo di carta. Ma di fatto, i 52 milioni di euro di Sviluppo Italia sono finiti tutti su un’opera che servirà prevalentemente Arese, mentre Garbagnate deve sopportare tutto il traffico in entrate e in uscita dall’autostrada’.
Marone è un fiume in piena: ‘Avevamo un’ipotesi di centro commerciale (PE4, ndr), che avrebbe dato a Garbagnate un ritorno economico, ma che ora è ridondante rispetto a quello di Arese. C’è una centrale termica che funzionerà a olio e che inquinerà i cittadini di Bariana e c’è già la Rottanfer. Basta!’. Segue una richiesta monetaria. ‘Vogliamo che gli oneri derivanti dall’Alfa Romeo siano ripartiti non in base al territorio, per cui a Garbagnate toccherebbe soltanto un 14%, ma che siano ripartiti in funzione dei carichi sociali, in modo da avere un compenso che non sia una tantum, ma una semper. Per intenderci noi vogliamo anche gli oneri di urbanizzazione del centro commerciale di Arese’. Un centro commerciale sul quale Garbagnate avrebbe dovuto capitolare perché il proprietario dell’area ‘Brunelli e anche Arese ci tengono molto’.