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Arese: Fornaro giura tra attacchi e dichiarazioni al vetriolo

Flashback – giunta Fornaro – n. 5 continua –
di Ombretta T. Rinieri
(‘Prealpina’ – 15 luglio 2009 – pag. 12)

 

OLYMPUS DIGITAL CAMERAARESE – E’ iniziata lunedì sera all’auditorium “Aldo Moro” l’era di Gianluigi Fornaro. Il neo sindaco, emozionato, ha prestato giuramento sulla Costituzione davanti al Consiglio comunale e a una platea gremita, come non si vedeva da anni. Insieme a Fornaro si è costituita la giunta e hanno preso posto sugli scranni i consiglieri eletti di maggioranza e opposizione. Gli assessorati sono stati affidati a Erika Seeber, Vincenzo Massari e Salvatore Crisafulli in quota Pdl, Livio Braga e Patrizia Toniatti per la Lega Nord, Domenico Congedo e Carlo Giudici per l’Udc. La loro nomina, incompatibile con la carica di consiglieri, ha consentito la surroga dei primi non eletti nelle rispettive liste. Ossia Alexsander Greco e Alessandro Arriciati (Pdl), Enzo Bortolotti (Lega Nord), Giuseppe Bettinardi e Giuseppe Balbi (Udc), che vanno ad aggiungersi agli eletti Laura Ardito, Alessandro Buccino, Antonio Castelli, Manuela Zandegiacomo Cella, Mavira Iuculano, Ippolita Papagno, Corrado Evangelista, Carlo Delmonte, Celeste Gambini e Gino Perferi per la maggioranza e a Giuseppe Augurusa, Giancarlo Giudici, Eleonora Gonnella, Enrico Ioli e Paola Toniolo per la minoranza, tutta del Pd.
Laura Ardito, che pur avendo ottenuto un grande successo elettorale personale è rimasta esclusa dall’assegnazione delle poltrone, ha passato il testimone della presidenza del consiglio a Ippolita Papagno (alla quale ha dato il proprio voto per “disciplina di partito”), eletta con i quindici voti favorevoli della maggioranza. Astenuta l’opposizione, che ha recriminato di non essere stata coinvolta nell’indicazione del nominativo. Vice presidente eletto il diciottenne Alessandro Buccino.
Il dibattito politico si è aperto con l’intervento del capogruppo del Pd Giuseppe Augurusa, che spiegando il risicato numero dei consiglieri di minoranza (5) con il meccanismo elettorale del premio di maggioranza e con l’appoggio dell’Udc più che con il risultato elettorale, ha chiesto alla maggioranza di rivitalizzare le commissioni comunali per dare un senso compiuto alla democrazia. La richiesta, però, è stata cassata con un intervento al vetriolo del capogruppo Pdl Alessandro Arriciati, il quale ha attribuito il risicato scarto del 2% dell’elezione del sindaco con il fatto che gli “aresini sono andati al mare”, non prima di aver sottolineato il 48% preso dalla Pdl-Lega Nord e il 20 dell’Udc presi al primo turno. Mentre in riferimento al mancato coinvolgimento sulla presidenza del consiglio ha rimarcato: “Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto consigli comunali lunghi e noiosi proprio per eccesso di equilibrio, che hanno fatto precipitare la partecipazione dei cittadini, stanchi di sentire le persone blaterare fino alle 2 di notte. E se oggi siamo 15 consiglieri a 5 è perché i cittadini di Arese hanno deciso così”.
Ma la breccia nella maggioranza è arrivata con la dichiarazione di Carlo Delmonte, capogruppo della Lega Nord, partito che entra per la prima volta nella storia dell’amministrazione aresina, il quale senza mezzi termini ha dichiarato che i leghisti, pur non essendo determinanti come numeri, non accetteranno supini le altrui imposizioni. “In qualsiasi modo possibile con lealtà e onesta – ha sottolineato – ci attiveremo per promuovere il cambiamento nella gestione delle cose pubbliche”. Una dichiarazione che ha rotto la linea politica di continuità citata invece dal capogruppo dell’Udc ed ex sindaco Gino Perferi e che ha fatto scaturire un intervento durissimo da parte di Giancarlo Giudici, del Pd, che rivolto direttamente a Fornaro ha detto: “Tutti sanno signor sindaco come sia emersa la sua candidatura e come sia stata imposta a una parte della sua maggioranza e soprattutto tutti conosciamo anche la spregiudicatezza del partito del sindaco uscente, che pure è stato lodato, poi defenestrato e poi reimbarcato in questa maggioranza. In nome di una continuità e di una testimonianza, che sa tanto di contentino che viene dato ai reduci di guerra. Tutti sappiamo dei contrasti per la spartizione delle poltrone. Nelle prossime settimane saremo interessati a capire se il programma è quello depositato o in che misura è quello dell’Udc che ha deciso di sostenerla al secondo turno e in che misura la Lega Nord lo appoggerà. Voi giudicate l’operato dell’amministrazione passata positivo, ma i consiglieri leghisti si batteranno per un cambiamento. Quando presenterà il programma assumeremo la nostra posizione in merito”.
Amarezze per Gianluigi Fornaro, che nel discorso d’insediamento si è definito il “sindaco di tutti”, augurando a consiglieri e assessori un buon lavoro all’insegna del confronto costruttivo onesto e leale e di una collaborazione proficua tra maggioranza e opposizione nell’interesse della cittadinanza.