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Arese, centro conteso dai duellanti

Flashback – elezioni amministrative 2009 – n. 38 – continua

 

 

Il 17,68% conquistato da Giudici ago della bilancia: favorirà Fornaro o Augurusa?

 

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Carlo Giudici (Udc)

ARESE – Sono partite in queste ore, dopo il primo momento di analisi al termine dello scrutinio dei voti, le trattative fra le segreterie dei partiti per gli eventuali apparentamenti in vista del ballottaggio del 21 e 22 giugno prossimi per l’elezione del sindaco che succederà a Gino Perferi, il primo cittadino dell’Udc che ha lasciato al termine del secondo mandato.
Il perno delle trattative é dato proprio dai 2305 voti del castelletto Udc (17,68%), il cui spostamento determinerà, almeno sulla carta, la vittoria del centrodestra o del centrosinistra, le cui percentuali raggiunte lunedì scorso (rispettivamente 45,92% e 34,92%) non sono state a entrambi sufficienti ad aggiudicarsi la vittoria.
Oltre ai risultati elettorali sono al vaglio anche i programmi e i rapporti di forza all’interno della potenziale giunta. “Non abbiamo alcuna intenzione – ha dichiarato a caldo lunedì notte il segretario dell’Udc Bettinardi – di essere trattati nei prossimi cinque anni come siamo stati trattati negli ultimi mesi di campagna elettorale, quando i nostri alleati ci hanno messo alla porta dopo averci tenuto sulla corda per mesi in attesa di chiarirsi al proprio interno”.
Ma al di là della prova dei muscoli dell’Udc verso il Pdl, non va trascurato il fatto che tra il partito del sindaco uscente Perferi e il centrodestra esistano affinità d’intesa fra le persone e di programma, determinate dalla lunga coabitazione nella stanza del potere che vanno nella direzione di un accordo, mentre con il Pd esistono notevoli scogli riguardanti l’elettorato di riferimento (del quale si teme una risposta negativa all’apparentamento) e di programma.
Il principale dei quali riguarda l’edificazione residenziale dell’area sud oltre il canale scolmatore, prevista nel decalogo sia dell’ Udc che del Pdl-Lega e non in quello del Partito democratico. Tuttavia gli scenari cambiano, e non di poco, analizzando i risultati elettorali sotto il profilo delle preferenze, che confermano il voto disgiunto emerso al primo turno durante i conteggi delle schede: con 414 voti personali il candidato del Pd Giuseppe Augurusa è risultato il più votato, nonostante la sua coalizione abbia totalizzato oltre mille punti in meno (4111) rispetto ai 5113 del Pdl-Lega.
Con 331 voti, Gianluigi Fornaro si è piazzato solo terzo, dietro anche al candidato Udc Carlo Giudici (396) e davanti a quello di Rifondazione comunista Giuseppe Fiorito (30). Nei fatti Augurusa e Giudici hanno pescato in casa Pdl-Lega grazie al mal di pancia di parte di quell’elettorato verso il proprio candidato sindaco.
A guardare le preferenze, il centrosinistra non sarebbe quindi messo male. Il prossimo 21 giugno potrebbe inoltre giovarsi dei 242 voti di Rifondazione comunista (che al momento pare fuori dagli accordi) e forse anche di quelli dell’Udc, apparentamento o meno con il Pdl-Lega. Per cui se oggi l’Udc detta legge, gli scenari del post ballottaggio, l’affluenza é data al ribasso rispetto al notevole 76,33% che si é registrato sabato e domenica 9 e 10 giugno grazie proprio al ‘traino’ el voto comunale rispetto a quello europeo e per la Provincia di Milano.
Ombretta T. Rinieri
(‘Prealpina’ 12 giugno 2009 – pag. 11)