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Ballottaggio tra Fornaro e Augurusa

Flashback – elezioni amministrative 2009 – n.35 – continua

 

ARESE – L’era del post Perferi inizierà solo tra quindici giorni. Ad Arese si andrà al ballottaggio domenica 21 giugno. Pdl e Lega insieme non superano il cinquanta per cento dei consensi. Il rischio del secondo turno paventato in campagna elettorale (dopo l’esclusione dell’Udc dalla coalizione in corsa per il centrodestra a sostegno di Gianluigi Fornaro)ha trovato conferma ieri notte. Sezione dopo sezione, ancora prima di arrivare alla diciannovesima, i dati davano una Lega in flessione rispetto al 17% delle politiche di un anno fa. Per contro l’Udc, in corsa solitaria con Carlo Giudici, ha tenuto attestandosi vicino al 20 per cento. Così, mentre nella sezione del Pd in via Caduti si stappava lo champagne per il numero crescente di voti in arrivo a Giuseppe Augurusa, in quella di via Mattei (casa Pdl) si mordeva il freno.
A complicare il risultato un grosso ricorso nelle urne al voto disgiunto, attribuito soprattutto all’elettorato leghista e aicentristi democratici: in pratica molti hanno votato il partito, ma indicato quale sindaco il candidato di un’altra coalizione.
Tecnicamente, questo ha creato difficoltà nei seggi al momento della verbalizzazione, perché il conteggio dei voti non corrispondeva a quello dei votanti in quanto il voto disgiunto origina due risultati per ogni scheda. Mentre politicamente il voto disgiunto ha penalizzato le coalizioni, che si ritrovano ad andare al ballottaggio per determinare il numero dei consiglieri in consiglio comunale.
Come ampiamente previsto, ora i giochi sono in mano all’Udc, anche perché l’elettorato della Lega Nord, come già anticipato a livello nazionale, il 21 giugno non andrà a votare per non far raggiungere il quorum del referendum sul federalismo fiscale. A meno di altri colpi di scena, l’Udc dovrebbe restare nella maggioranza di governo per i prossimi quattro anni. Quindi Carlo Giudici ancora assessore e forse anche l’ex sindaco Gino Perferi. Come dire: usciti dalla porta e rientrati dalla finestra.
Ombretta T. Rinieri
(‘Prealpina’ – 9 giugno 2009 – pag. 32)