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Udc fuori, Lega dentro: il centrodestra si organizza

Flashback – elezioni amministrative 2009 – n. 24 – continua

Verso il voto Dopo dieci anni di giunta Perferi si profila la candidatura dell’assessore Fornaro

elezioniARESE – Tutto da rifare nel centrodestra di Arese in vista della campagna elettorale per le amministrative di giugno. Fuori l’Udc. Dentro la Lega Nord. Dal 21 aprile scorso sarebbe diventata carta straccia l’accordo annunciato a marzo dalle segreterie aresine di Pdl e Udc in base al quale le due formazioni politiche si presentavano uniti agli elettori. Ha prevalso la linea romana e l’intervento dei vertici regionali dei partiti. Inoltre, con la legge sul federalismo fiscale, passata in Senato con l’astensione del Pd, il voto favorevole dell’Italia dei Valori e quello contrario dell’Udc, é difficile che ad Arese il partito di Casini possa rientrare nella maggioranza di centrodestra. A meno di una rottura con la Lega Nord, il cui simbolo per diretto volere di Umberto Bossi non può essere appaiato a quello dell’Udc.
L’imposizione dall’alto obbliga a correre insieme persone, che in consiglio comunale, nelle commissioni e sul territorio si sono duramente scontrate su molte scelte politiche: ex Veam, edilizia convenzionata, Ccsa, Fondazione sportiva Facs, cementificazione dell’area Sud, piazza Dalla Chiesa,taglio degli alberi. Solo per citare alcuni argomenti.

Diversità di vedute che rischiano di ripercuotersi sulla prossima amministrazione.  E’ indiscusso, che dopo dieci anni di amministrazione Perferi, il Pdl di Arese ha tentato il possibile pur di poter continuare a collaborare con l’Udc. La Lega non aveva condiviso la scelta di Luigi Piana quale candidato sindaco, ancora prima che lo stesso si ritirasse, e poneva quali pregiudiziali la discussione su un altro nome e sul programma. A un certo punto sembrava certo che il partito di Bossi si presentasse svincolato dalla Pdl. Almeno al primo turno. Un’eventualità che faceva sperare quella parte dell’elettorato di centrodestra scontento dell’attuale amministrazione, che vedeva nel partito di Bossi una reale alternativa. Mentre la Lega lavorava a un proprio candidato e a una propria lista, nella Pdl la defezione di Piana faceva partire un toto sindaco, che ha bruciato i nomi degli assessori Maria Turconi ed Erika Seeber, della presidente del consiglio Laura Ardito e degli outsider Ravelli e Napoletano.
La svolta sarebbe avvenuta solo venerdì 17 aprile, con l’individuazione presso il comitato elettorale regionale della Pdl di Gianluigi Fornaro, attuale assessore alla viabilità. Il cui nome, però, secondo indiscrezioni, pare fosse cooptato in un precedente accordo Fi-An alternativo a Piana, risalente addirittura a parecchio tempo fa. Sta di fatto che il nome di Fornaro ha mandato in fibrillazione molti esponenti dell’ex Forza Italia, che speravano in un candidato azzurro.

La sera del 21 aprile, durante la seduta del consiglio comunale, si è aggiunta l’imposizione da parte dei vertici regionali e provinciali di Lega e Pdl di replicare ad Arese la coalizione romana. Dentro anche la Dca. Un fulmine a ciel sereno soprattutto in casa leghista, la cui sezione in aperta polemica con i suoi stessi vertici, stava per dimettersi in blocco. Decisione rientrata la mattina, quando hanno prevalso le logiche di partito sovra territoriali. Le logiche del bipolarismo. Volente o nolente.
Ombretta T. Rinieri
(‘Prealpina’ – 3 maggio 2009 – pag. 11)