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Voto, dopo 10 anni di opposizione la Lega punta in alto

Flashback – Elezioni amministrative 2009 n. 10 – continua

Velio e compagni saranno determinanti per il futuro amministrativo di Arese. Ma potrebbero correre da soli

 

leganord-sedeARESE – In vista delle prossime elezioni amministrative di giugno i pronostici danno una Lega Nord in forte crescita ad Arese, città con un elettorato notoriamente di centrodestra. Amplissimo il consenso che in città si sta formando attorno al partito di Bossi, che rimasto nei dieci anni di giunta Perferi seduto fra gli scranni dell’opposizione senza prestarsi ad appoggi esterni e compromessi, ha creato nel tempo un’alternativa possibile. A questo partito sta infatti guardando, senza farne mistero, una buona parte dell’elettorato di centrodestra, deluso da talune scelte dell’amministrazione in carica.

 

Nelle trattative fra i partiti per la campagna elettorale, la Lega Nord cittadina è però vincolata a tener conto del fatto che nel panorama nazionale Umberto Bossi è fedele alleato di Silvio Berlusconi e di Gianfranco Fini. In tal senso si sta muovendo da settimane nei suoi primi contatti con le forze politiche.

 

“Il nostro orientamento naturale – spiega Pietro Velio, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale – è verso il Popolo della Libertà (Fi, An e Dca), ma la trattativa è a tutto campo su programma e candidati. Seguendo le direttive del segretario federale Umberto Bossi non sono possibili trattative con partiti che hanno votato contro al federalismo fiscale (il riferimento è all‘Udc di Pierferdinando Casini, ndr). Ad Arese i nostri punti fermi sono la difesa del territorio per tutelare la qualità della vita dei cittadini, e quindi il rinvio alla prossima giunta di ogni decisione sull’edificazione nell’area Sud. Seguono il divieto assoluto di costruzione a Nord, la sicurezza legata alla regolamentazione dell‘immigrazione con l’allontanamento di qualsiasi campo Rom e il federalismo fiscale. Non siamo infine d’accordo su candidati già indicati, in quanto se si dovesse decidere di andare in campagna elettorale insieme al Pdl, la Lega intende discutere sul candidato”. Il che vorrebbe dire rimettere in discussione la candidatura dell’attuale vice sindaco Luigi Piana, già annunciata da Forza Italia. In mancanza di accordo con il Pdl, la Lega è pronta ad accogliere la sfida e correre da sola, come gli chiedono in molti.

 

Nel centrodestra, comunque, la Lega Nord non è la sola incognita. Le altre due sono l’Udc e la Dca. Il primo, orfano della figura carismatica del sindaco Gino Perferi, rischia di rimanere schiacciato dalla ‘ragion di stato’ della politica nazionale e trovarsi escluso dalla cordata con il Pdl. Nel quale, del resto, sono ancora aperti tutti i giochi su alleati e candidati e dove da tempo ci si sta interrogando sull’opportunità o meno di imbarcare l’Udc. Politicamente, infatti, l’esclusione dalla coalizione del partito di Casini, ne farebbe il capro espiatorio per quanto non è andato bene nella gestione Perferi, soprattutto in campo urbanistico.

 

L’incognita Dca è rappresentata dalla sua esponente in consiglio comunale Ipolita (detta Paola) Papagno. La consigliera, eletta nelle scorse elezioni amministrative fra le file dell’Udc, ne era uscita quasi subito seguendo l’allora segretario del partito cittadino Roberto Cattaneo, a sua volta messo in difficoltà dalla corrente del sindaco. Una spaccatura che aveva anticipato quella poi avvenuta in seno Udc a livello nazionale con la nascita della Dca. Confluita successivamente nella Dc per le autonomie, partito di centrodestra, Papagno è stata comunque tenuta fuori dalla giunta e dal suo banco in consiglio comunale ha condotto una ferrea opposizione, mettendo spesso l’amministrazione comunale sulla graticola: famose le sue interrogazioni sui conti di Gesem e Ccsa, sulle aule sotterranee della scuola media di via Col di Lana, sulla vertenza dei dipendenti pubblici e dei vigili urbani, sul bando delle case in edilizia convenzionata ex Veam.

 

Nel tempo l’onestà intellettuale di Papagno è cresciuta insieme a quella di Velio nell’immaginario collettivo. Al punto tale che c’è chi la immagina utopisticamente candidata sindaco per la Lega Nord. Persona difficilmente controllabile, Papagno potrebbe porre quale veto per entrare nel Pdl l’esclusione dell’Udc, dato i suoi notori dissidi personali con alcuni esponenti di questo partito. Mentre se fosse costretta dai colonnelli della Dca ad accettare l’apparentamento, potrebbe decidere di uscire dal partito e capitalizzare il consenso ottenuto in una sua lista civica.

 

Dal canto suo il centrosinistra, che in Arese non ha vita facile, potrebbe invece riservare delle sorprese. Intanto per l’arrivo dell‘Italia dei Valori e poi perché il Pd (nel quale sono confluiti Margherita e Ds) ha avviato al suo interno una fase di rinnovamento volta a svecchiare il partito, candidando alle primarie volti nuovi nel panorama politico, ma molto conosciuti in ambiente oratoriano.

 

E la comunità cristiana ad Arese è molto forte.
Ombretta T. Rinieri
(‘Prealpina’ – 18 febbraio 2009 – pag. 13)