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Piazza Dalla Chiesa, nuova e criticata

Flashback – Elezioni amministrative 2009 – n.9 – continua

 

 

Tante lamentele da parte degli aresini, la giunta si difenbde e contrattacca

 

comune-piazzaARESE – La nuova piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, oltre a non piacere a molti cittadini, sta già creando timori per la sicurezza a causa di taluni dislivelli all’altezza del ‘monumento ai Caduti’. Sul cui gradino, ironia della sorte, la moglie di un assessore ha inciampato durante la celebrazione del 2 novembre scorso, picchiando un ginocchio.
Purtroppo, così com’è attualmente, la nuova piazza non ha abbellito il centro storico. E’ una pietraia grigia. Non rappresenta Arese ‘città giardino’ e non riprende lo stile liberty delle corti. Non valorizza gli unici locali esistenti: né la gelateria, per gustare il cui gelato si viene anche da fuori città, né il bar paninoteca-focacceria, i quali permangono infossati nello stretto corridoio esistente tra il brutto muretto e la rampa d’accesso del passo carraio dell’oratorio ‘Don Bosco’. L’Oratorio, con i cancelli da sempre fulcro dell’aggregazione giovanile, si ritrova ora confinato dietro a tre file di mezzi piloni e a gigantesche fioriere, completamente oscurato alla vista di chi guarda la piazza dal basso verso l’alto.
Non va meglio neanche viabilisticamente, perché la nuova piazza Dalla Chiesa, tagliando in due la città, crea disagi ad automobilisti e commercianti e allunga i tempi di percorrenza dei periodici giri delle forze dell’ordine. E già qualcuno si spinge a immaginare le difficoltà di carabinieri e polizia municipale nel caso si trovino costrette a inseguire balordi e malviventi.
Una marea di critiche delle quali l’amministrazione comunale è consapevole, ma che tende a sminuire in un limite temporale. ‘Sappiamo che su questa piazza attualmente ci sono varie discussione – spiega Luigi Piana, vice sindaco, assessore ai lavori pubblici e candidato sindaco di Forza Italia alle prossime elezioni amministrative di giugno – e che in questo momento non sta incontrando totalmente pareri positivi. Noi diciamo che tutto si può fare e che tutto si può migliorare. Tuttavia ricordo che l’imput non è stato quello di creare una piazza sul modello di piazza 11 Settembre con giardinetto e panchine. Ma di creare una zona in cui svolgere manifestazioni pubbliche, come per esempio i mercatini di Natale o le grandi feste di piazza. Perché se è parzialmente vero che Arese è vissuta poco, è anche vero che quando si organizzano eventi pubblici le vie si riempiono di cittadini. Senza dubbio tutto si può migliorare. Per quanto riguarda l’estetica devono partire i giochi d’acqua e devono arrivare gli arredi per il colore, quindi i fiori, che l’abbelliranno’.
‘La piazza – si ricollega a Piana, anche il sindaco Gino Perferi – è nata per essere un anello di congiunzione dal punto di vista delle attività del tempo libero, culturali e sociali, tra piazza 11 settembre, che è il punto di riferimento commerciale, e il centro storico. Quindi è una scelta urbanistica molto precisa. La piazza valorizza il palazzo comunale e il Cinema Teatro di Arese, mentre non ha distrutto il ‘Monumento ai Caduti’.
La responsabilità per la mancata valorizzazione dei locali di ritrovo sarebbe da imputarsi al condominio, che li ospita. ‘Il comune – afferma Perferi – se ne è preoccupato e ha chiesto ai residenti l’autorizzazione ad allargare di un metro e mezzo il corridoio sul quale si affacciano gli esercizi commerciali, sacrificando in parte la strada, ma ci è stato detto di no. Del resto non potevamo eliminare il passo carraio dalla piazza, perché per sicurezza l’oratorio deve avere due uscite carraie’.
Ombretta T. Rinieri
(‘Prealpina’ – 15 febbraio 2009)