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La Lega: ‘Mai più simili obbrobri’

Flashback Elezioni amministrative 2009 – n. 5 – continua

 

ARESE – ‘Con la nostra interrogazione – ha detto il consigliere Pietro Velio replicando al sindaco Gino Perferi sulla piazza Dalla Chiesa – intendevamo conoscere i dettagli sulla ripartizione del budget di spesa tra progettista, materiale e altro, considerando che è stata l’Aig Lincoln a decidere come realizzare la piazza e che visto i risultati probabilmente si poteva fare meglio. Di peggio non lo so. Vorrei sapere come la giunta comunale è intervenuta nel modificare il progetto dell’Aig lincoln, perché non credo che la responsabilità sia solo di chi propone, ma anche di chi accetta e di chi condivide le proposte. Io non le condivido, e non mi è chiara questa struttura ad anello, intesa come spazio per attività e tempo libero e la citata piazza 11 Settembre, per la valorizzazione di attività commerciali’.
‘Mi auguro – ha concluso il consiglere leghista – che simili obrobri non se ne facciano più ad Arese, così come mi auguro che nella nuova piazza nessuno si faccia male, perché è strutturata in modo tale da essere un pericolo per bambini, disabili e anziani’.
‘Dopo la verifica da parte del settore lavori pubblici sulla congruità dei prezzi – ha replicato il sindaco Perferi – i progetti sono passati in giunta. La prima volta in visione e successivamente per l’approvazione definitiva. E stata una scelta evidentemente della giunta stessa. Resta il fatto che il budget per le tre opere è quello e non si poteva aggiungere altro denaro per un’opera ancora migliore, perché questo non è consentito dalla legge. So che può sembrare assurdo, ma in teoria si approva la cioffega proposta e poi tra un anno il comune provvede a eseguire le opere di abbellimento che vuole’.
Ma l’Aig Lincoln c’entra poco con l’opera ultimata, se a precisa domanda della consigliera Papagno tesa a capire se il progetto non potesse essere modificato dall’amministrazione, il sindaco ha chiarito: ‘l’Aig Lincoln si è incontrata con i tecnici comunali e gli assessori di competenza i quali hanno dato gli imput generali sulla cornice entro la quale l’opera doveva rimanere. Dopodiché la società ha presentato varie proposte. Tutte quante le abbiamo viste. Tutte quante le abbiamo modificate. Tutte quante le abbiamo evolute dal nostro punto di vista apportando alcune modifiche come l’aggiunta della fontana e accogliendo alcune proposte fatteci dall’opposizione. Però dovevamo rimanere all’interno di quei costi’.
‘Il problema dei costi – ha detto il consigliere Armando Calaminici del Pd – non c’entra. C’entra la bontà del progetto e a parità dei costi si potevano prendere tantissimi soluzioni. Invece la giunta ha ritenuto congrua e bella quella roba lì’. ‘Il giudizio sull’estetica della piazza – ha concluso Velio – è un’opinione soggettiva, mentre resta oggettivo il mio invito a verificare la sicurezza della struttura, in modo che oltre a essere bella secondo alcuni o un obrobrio secondo altri, magari con qualche accorgimento si migliora la sicurezza’.
Ombretta T. Rinieri
(‘Prealpina’ – 21 gennaio 2009)