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Un racconto verità per la VII edizione dell’evento aresino: ‘Un libro, il suo autore’

IL SOGNO DEL BAMBINO STREGONEARESE – “Il sogno del bambino stregone” di Luca Castellitto sarà il libro evento della settima edizione di “Un libro, il suo autore” della Piemme Editore, in programma al Cinema Teatro di Arese il prossimo 16 novembre. Sotto l’egida dell’assessorato alla cultura in collaborazione con la libreria “Esodo” di proprietà della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, la manifestazione è organizzata e curata in tandem da Mariagiovanna Danielli, laureata in lettere, esperta e aggiornata lettrice con un’attenzione particolare rivolta alle tematiche del mondo giovanile, e Mariagrazia Cislaghi, direttrice della Biblioteca Comunale, a sua volta grande esperta editoriale per essere nel suo ruolo aggiornata costantemente sul panorama librario.

“Il Notiziario” le ha incontrate per raccontarvi il come e il perché di questo progetto culturale, che coinvolge in modo particolare le scuole superiori di primo e secondo grado del territorio e che, nel corso degli anni, di successo in successo, è andato perfezionandosi fino al punto di essere stato riconosciuto nell’edizione 2009/2010 dal “Premio Nazionale Città del Libro”.
“Tutto è nato nel 2005 da un’idea dell’allora parroco don Agostino Sosio che per rilanciare la libreria – racconta Mariagiovanna Danielli – propose al sindaco Gino Perferi di realizzare un evento insieme. Io e Mariagrazia fummo incaricate di occuparcene, ma non c’era niente di definito e dopo una lettera di investitura al comune mi sono presentata a Mariagrazia in biblioteca. Ci siamo guardate per un attimo smarrite e abbiamo detto: “Cosa facciamo?”. Poi è saltò fuori “Il tempo della luce”, un libro splendido che avevano già presentato a Bollate. Enorme, costava parecchio ed era una raccolta di fotografie subacque fatte dal gruppo sommozzatori di Bollate corredate da bellissime poesie. E la prima edizione, aperta a tutti, andò così”.
Ma già nascono i problemi con la seconda edizione. Viene scelto un autore di grido, il quale però, con già i manifesti in stampa, tira il bidone. La manifestazione salta e riprende nel 2007. Sulla scorta dell’esperienza negativa e su sollecitazione anche da parte di alcuni insegnanti delle scuole cittadine di pensare a un qualcosa di culturale per i ragazzi, Danielli e Cislaghi, strutturano la scelta del libro-evento su precisi canoni: l’edizione deve essere dell’anno o, al massimo, dell’ultimo biennio perché sia fresco e attuale, il testo deve essere portatore di un valore, di facile lettura ma denso di tematiche, non troppo ponderoso perché altrimenti i ragazzi non lo leggono, economico per essere accessibile a tutti e l’autore deve essere facile ai contatti umani e disponibile a partecipare di persona per rispondere direttamente alle domande dei giovani lettori. Questi diventano via via con le edizioni 2007, 2008, 2009 e 2010 i punti di forza del progetto come riconosciuto anche l’anno scorso dal “Premio Nazionale Città del Libro” nella cui guida è rientrata Arese. Così dopo la fotografia, sono state affrontate tematiche come il rapporto padri e figli, lo sport, la musica, il disagio giovanile e il genere giallo. Pensando alle scuole il libro, scelto fra i più recenti usciti in grado di prestarsi a una lettura formativa e a un dibattito costruttivo, viene proposto come lettura estiva ed esaminato in classe e infine i ragazzi quale feedback con l’autore, preparano una serie di domande da porgli direttamente durante la serata al Cinema Teatro di Arese.
“Non è solo un incontro con l’autore – precisa Cislaghi – perché per esempio la biblioteca già organizza durante l’anno incontri periodici con un scrittori noti per un pubblico prevalentemente adulto nell’ambito della rassegna “Aperitivo con l’autore”. Lì non c’è la scelta di una tematica. Qui in vece c’è un lavoro a monte di scelta del libro e dei suoi contenuti e non tanto dell’autore”.
“Mentre stiamo ultimando un’edizione – spiega Danielli – già partiamo alla ricerca del libro per l’edizione successiva in modo da iniziare il giro di presentazione nelle scuole nella tarda primavera di ogni anno e dar modo agli insegnanti di assegnare ai ragazzi il testo da leggere durante l’estate”. “Per questo progetto – dice Cislaghi – la biblioteca acquista un certo numero di copie del libro, ma nello stesso tempo non può ovviamente rispondere a tutta la domanda. Alle scuole viene incontro con prezzi ribassati la libreria “Esodo” in modo che vi sia la possibilità di prenderlo in prestito oppure di acquistarlo con uno sconto”.
Il libro di quest’anno è improntato sul tema della multiculturalità e racconta il fenomeno tragico dei “bambini stregoni” in Africa. Hanno partecipato il liceo scientifico “Falcone e Borsellino” di Arese, il “Majorana” di Rho e il “Primo Levi” di Bollate, nonché il liceo classico “Rebora” di Mazzo di Rho, la Scuola Professionale dei Salesiani di Arese, l’istituto Puecher di Rho, le scuole medie statali di Garbagnate Arese e la parificata Geis di Arese. Pronto da parte dei ragazzi un pacchetto di cinquanta domande. “Sono veramente interessanti, belle e intelligenti – considera Danielli – e dimostrano che i ragazzi non solo ci hanno lavorato su, ma che ci hanno lavorato con un certo entusiasmo”. Un lavoro non fine a se stesso, considerando che il progetto “Un libro, il suo autore” consente di acquisire il certificato per il credito scolastico.
Ombretta T. Rinieri
(‘Il Notiziario’ 11 novembre 2011 pag. 70)