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‘La messa in mora di Facs fu solo un atto formale’

Ma sul centro sportivo si addensano le nubi della Procura

A chiarire che non seguì nessuna azione legale é stata una nota di Pogliani al sindaco

 

2013-04-02 19.21.32ARESE – Non ebbe seguito legale la dura lettera che il procuratore legale di Intese Alessandro Chiappini inviò il 31 maggio scorso alla Fondazione Arese Cultura e Sport volta a metterla in mora per la mancata stipula del contratto di gestione quarantennale del centro sportivo aresino “Davide Ancilootto”, perché in “quella data erano in atto incontri per definire i rapporti contrattuali oggetto dell’Atto ricognitivo”. E’ quanto relazionò l’ex presidente di Facs Pierluigi Pogliani al sindaco Fornaro in una nota del 28 giugno 2011.
“A trattativa aperta – diceva Pogliani – non può qualificarsi alcuna messa in mora in quanto le parti stavano e, purtroppo, stanno anche oggi, definendo il rapporto instauratosi con l’ingresso in Fondazione di Intese quale attuatore di progetto speciale”. Nel confermare la volontà di Facs a continuare la collaborazione con Intese, Pogliani spiega al sindaco che “…il ritardo nella definizione dei reciproci rapporti è dipeso solo ed unicamente dalle complessità della problematica e dalle procedure in essere che determineranno il nuovo assetto di Fondazione”.
Le trattative tra Facs e Intese per la stipula del contratto andavano quindi avanti, nonostante i malumori interni alla maggioranza Pdl-Lega Nord sulla questione e alle varie interrogazioni con le quali il Pd chiedeva di annullare il provvedimento di assegnazione a Intese del centro sportivo perché “illegittimo”. Facs non poteva superare i limiti della convenzione con il comune (in scadenza nel 2014) dando in gestione a un privato un bene pubblico; poco il tempo concesso per la valutazione dell’operazione e dubbio il conferimento avvenuto a seguito di una “manifestazione d’interesse” in luogo di un bando di gara, “così come previsto dalla normativa vigente”.
La mancanza della sottoscrizione di un contratto non ha comunque impedito a Intese di operare dal settembre 2010 con la piena disponibilità di impianti, mezzi e risorse umane, di raccogliere le iscrizioni e di aumentare le tariffe, così come denunciato anche il 27 ottobre scorso in auditorium nel corso di una serata che ha visto schierati tutti dalla stessa parte contro la neo nata giunta di Carlo Giudici partiti, comitati e persone fra loro politicamente distanti: Tellini (coordinamento Pdl), Augurusa (come Forum per la città), Ciaccio (presidente di Arese Futuro), Vegetti (Sel), Fiorito (Ri), Belluzzo (Difendiamo Arese), Muratori (Csga), Ragonese (Idv), Turconi (commissario Lega Nord) e l’indipendente Delmonte.
“E’ da un anno e mezzo – ha rimarcato Augurusa – che quell’operazione non è chiara sul principio della legalità. Il centro sportivo comunale é anche stato espropriato e quel disastro va sistemato. Ma chi lo sistema? Perferi che ha contribuito a crearlo? Siamo di fronte a un trucco: quello che chiamano responsabilità è semplicemente un atto di furbizia”. Riferendosi in tal modo alle dichiarazioni dell’Udc che ha deciso di appoggiare il Pdl consentendogli la maggioranza necessaria per continuare a governare la città anche dopo gli arresti domiciliari di Fornaro. “I consiglieri del Pd – ha continuato – hanno depositato una richiesta al Prefetto di commissariamento della Facs. Qualcosa di peggio può accadere? Penso di sì e lo penso sulla base del fatto che da un anno a questa parte si segnala una violazione del codice degli appalti per la presenza di soggetti che compaiono nella vicenda del gas e del centro sportivo (Sacco Antonio è attraverso la moglie presente nella Sige, società coinvolta nella truffa del gas, e contemporaneamente, ha svolto lavori di manutenzione nel centro sportivo per conto di Intese,ndr). Paradossalmente Fornaro rischia di diventare il capro espiatorio per consentire a una maggioranza monocolore Udc di gestire questa partita come vuole. Ma la Procura sta indagando anche sul centro sportivo e nelle prossime ore potremmo avere delle nuove notizie”.
“Facs non ha prodotto i documenti richiesti – ha detto Roberta Tellini – e comunque la gestione della struttura è sempre stata lontana da un principio di trasparenza. Viene a mancare la coerenza in quanto l’attuale maggioranza non rappresenta quella votata dagli elettori e per un principio puramente etico, che raccoglie tutti i presenti, riteniamo che la nostra uscita (il riferimento è all’assessore Seeber e al consigliere Evangelista, ndr) debba essere d’esempio ad altri della maggioranza”. “Noi della Lega Nord – è intervenuto pesantemente il commissario Vittorio Turconi – abbiamo richiamato l’illegalità di parecchie operazioni riguardanti il centro sportivo. Il responsabile è Gino Perferi. Facs l’ha creata lui per sistemare tutta una serie di situazioni anomale, per far arrivare dei soldi, mettendo dei prestanome a gestire fondazione. Intese l’ha portata lui. Dal coordinatore del Pdl Massimo Cormanni e da parte dell’Udc ci siamo sentiti dire che la nostra mozione era una denuncia. Quel sentore lo hanno avuto subito e questo li ha messi in condizione di non votare un documento che gli si andava a ritorcere contro. Nella mozione sul centro sportivo tutti gli illeciti sono elencati uno per uno”.
A fine serata è stata lanciata una petizione con cui si chiede a sindaco e giunta di rassegnare le loro dimissioni dato che la credibilità dell’amministrazione verso i cittadini è venuta meno a cause delle gravi vicende che hanno coinvolto la Smg.
Ombretta T. Rinieri
(‘Il Notiziario’ 4 novembre 2011 pag. 70)