‘Se il contatore non funziona bene, si fa la segnalazione, ma non si smette di pagare le bollette’
ARESE – “I contatori del gas non sono della Smg, ma di Enel”, spiega l’amministratore delegato della municipalizzata del gas aresino Bartolomeo Zoccoli, e a chiarimento della decisione presa sul blocco della fornitura al centro sportivo dice: “Non è una decisione che ho preso io autonomamente, ma è una decisione che ha preso il consiglio d’amministrazione a fronte di 65mila euro di debito da parte del centro”.
“E’ responsabilità del cliente chiamare il venditore e dire guarda secondo me il contatore non funziona bene. Ed è nostra responsabilità informare il distributore. Cosa che abbiamo fatto il 14 febbraio 2011. Ma Arese Sport doveva continuare a pagare le bollette, perché il mercato del gas funziona a conguaglio, nel senso che se il contatore funziona male e il contatore consuma 100, Smg paga 100 al fornitore di gas, 100 al distributore, 100 di Iva e 100 di accise. Poi se il distributore accerta che il danno non era 100 ma era 80, allora Smg restituisce 20 al cliente, perché 20 verranno restituiti a Smg dal fornitore del gas, 20 dal distributore. 20 dall’Iva, 20 dall’accise”.
Da febbraio il mandato predisposto da Smg a far controllare i contatori viene però firmato da Arese Sport solo a marzo. “Smg non può far uscire l’Enel – spiega Zoccoli – perché se poi dopo i controlli i contatori risultano regolari (come è stato per nove su undici) i costi vengono accollati a Smg”.
Il 29 marzo Enel ha cambiato quasi tutti i contatori, tranne uno o due che si erano dimenticati loro di segnalare. Per cui da aprile i contatori erano nuovi. Perciò se non vuoi pagare il vecchio, il nuovo lo vuoi perlomeno saldare?”.
Smg emette le fatture ogni mese. Dalla verifica dei contatori effettuata dall’Enel il 29 aprile emerge che funzionavano bene tranne due: uno era sotto potenza (quindi avrebbe addirittura dovuto consumare di più), l’altro effettivamente girava di più di quello che consumava. Per l’errore Smg conguaglia ad Arese Sport 2mila euro. Ma a conguaglio effettuato, restra sempre un debito di ben 65mila euro.
Ombretta T. Rinieri
‘Il Notiziario’ – 22 luglio 2011 – pag. 56