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Biblioteca, la storia infinita della nuova sede

Se ne parla da oltre 10 anni, tra progetti vari, ma non c’é ancora nulla di concreto

 

P1010654ARESE – 80.350 prestiti al 31 dicembre 2010 contro i 79.065 del 2009 e i 69.905 del 2008. Sono questi i numeri della biblioteca di Arese che si colloca ai primi posti fra le strutture di medie dimensioni all’interno del Consorzio Nord-Ovest bibliotecario. Numeri di tutto rispetto per un centro culturale e di aggregazione che quotidianamente lavora a pieno ritmo offrendo ambienti di lavoro e ricreazione a bambini, giovani e adulti aresini e non. Una macchina ben gestita dalla direttrice Maria Grazia Cislaghi e dal suo team, ma la cui carrozzeria sta cadendo irrimediabilmente a pezzi con soffitti e muri scrostati, muffe, scalini rotti, infiltrazioni d’acqua, spazi divenuti ormai inadeguati alle esigenze dell’utenza e degli operatori.
Dell’urgenza di una nuova biblioteca se ne parlava già durante la giunta Ronchi. Poi nel primo mandato di Gino Perferi comparse nel settembre 2002 un primo progetto preliminare realizzato da Giuliano Bujatti, che prevedeva la ristrutturazione in loco dell’attuale palazzina in via Platani con una sopraelevazione di uno o due piani. C’era addirittura l’idea di realizzarci una sala polivalente che potesse ospitare anche il consiglio comunale e l’idea di un Caffè al suo interno. Ma dopo la presentazione del preliminare in un consiglio comunale, quel progetto è finito nell’archivio dell’ufficio lavori pubblici e non se n’è saputo più nulla.
A cavallo tra il primo e il secondo mandato Perferi ha cominciato a farsi strada un nuovo progetto disegnato dagli architetti Abp a scomputo dei 6 milioni e 400mila euro di oneri di urbanizzazione dell’accordo di programma per l’ex Alfa Romeo del 2004. Successivamente, anno dopo anno, la realizzazione della nuova biblioteca compariva nel bilancio triennale delle opere pubbliche, prevista in ordine di tempo dopo il parcheggio di via Degli Orti e il rifacimento di Piazza Dalla Chiesa. Finché a fine dicembre 2008 l’abbattimento al Giada di sette querci e la posa della prima pietra fecero pensare alla cittadinanza tutta l’avvio dei lavori. Che però rimasero sulla carta. Triste destino, condiviso del resto con quello della nuova piscina (o centro natatorio) al centro sportivo “Davide Ancillotto”.
L’inverno 2009 passa via con la campagna elettorale. Arriva maggio e le elezioni portano sulla poltrona di primo cittadino Gianluigi Fornaro, che indica fra le prime azioni quella di verificare gli iter di tutte le opere pubbliche e, in primis, della biblioteca. Una verifica deve avergli fatto venire il mal di pancia, perché il suo assessore all’edilizia pubblica Salvatore Crisafulli a settembre dello stesso anno annuncia a sorpresa lo slittamento della nuova biblioteca perché la sua localizzazione in via Dei Gelsi a causa di talune criticità con le uscite del Centro Giada e la chiesa.
La giunta Fornaro vorrebbe spostarla all’interno dell’attuale palazzo comunale dopo aver spostato il municipio nell’attuale parcheggio di piazza XI Settembre. La novità lascia di stucco la minoranza del Pd e l’ex sindaco Perferi, ai quali però non resta che prenderne atto. Nell’autunno 2009 la giunta Fornaro approva quindi un nuovo piano delle opere pubbliche: nuova piscina in gestione ai privati (project financing): 5.415.000 euro. Nuovo municipio: 5.500.000 euro. Nuovo Poliambulatorio: 3.800.000 euro. Ristrutturazione vecchio municipio per farci la nuova biblioteca: 2.650.000 euro. Ristrutturazione vecchia biblioteca per farci un edilizio ‘polifunzionale’: 2.000.000 euro. Ristrutturazione vecchia piscina per farci un edilizio ‘polivalente’: 2.500.000 euro.
Sembrerebbe tutto risolto. Ma subentra il problema del patto di stabilità, che a fine dicembre 2009 viene rispettato grazie alla monetizzazione dei 2.600mila euro degli oneri di urbanizzazione che erano stati accantonati per la realizzazione della nuova biblioteca. La biblioteca, viene detto, sarà realizzata direttamente dal comune.
Perciò il progetto Abp viene annullato e i 2641.410 euro vengono incassati con un’operazione di cessione del credito con anticipo di cassa (‘factoring’).
A marzo 2010 viene presentato il bilancio pluriennale 2010-2012 dove il piano “rivisto” delle opere pubbliche non contempla più il nuovo municipio e rimanda al 2011 la nuova biblioteca per 2,65 milioni. Dove, non si sa. A febbraio 2011, un comunicato stampa dell’amministrazione annuncia l’avvio entro l’anno di studi di fattibilità. Ma al consiglio comunale del 27 aprile, in sede di bilancio consuntivo 2010, sul punto biblioteca si afferma che occorrerà per l’opera “verificare l’effettiva fattibilità nei prossimi esercizi”. Intanto arriverà un’altra estate calda e la biblioteca sarà costretta a ridurre l’orario estivo alla mattina per non far soffocare utenti e personale, seppure il sindaco Fornaro assicuri la definizione del progetto entro la fine di quest’anno. Location? L’attuale parcheggio di piazza XI Settembre, dove inizialmente era stato previsto il nuovo municipio.

Ombretta T. Rinieri

‘Il Notiziario’ – 17 giugno 2011 -pag. 64