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Il sindaco Fornaro: “Facs invia regolare relazione al comune sulla gestione del centro sportivo”.

L’assessore allo sport Bartolini: “Gli uffici dicono che non hanno i documenti?”

 

L'assessore leghista Andrea Bartolini

L’assessore leghista Andrea Bartolini

ARESE – E’ scivolato via veloce l’ultimo consiglio comunale aresino, tanto che l’auditorium ha chiuso i battenti intorno alle 22.30 contro la canonica una di notte. Ma non è stata una seduta inutile. La minoranza di centrosinistra e l’ex leghista Carlo Delmonte hanno presentato una serie di interrogazioni che promettono future discussioni lunghe e articolate, oltre alla richiesta di un consiglio comunale straordinario sul centro sportivo. Sul “Davide Ancilotto” merita una nota la risposta del sindaco Gianluigi Fornaro a una precedente interrogazione del Delmonte su tariffe, fruibilità degli impianti e controllo amministrativo in quanto alcune dichiarazioni appaiono in contrasto con l’operazione trasparenza voluta su questo punto dall’assessore allo sport Bartolini.
Per quanto riguarda le tariffe, Fornaro ritiene che siano state aumentate sulla base di “un’analisi economica dei costi di gestione del centro sportivo correlati alle utenze”. Fruibilità ed efficienza degli impianti sportivi sarebbero invece stati garantiti da Intese su mandato specifico della Facs (Fondazione Arese cultura sport) così come disposto dall’articolo 5, comma 3, della convenzione tra Comune di Arese e Facs oltre che dall’articolo 3 della stessa Fondazione (che in passato aveva affidato la gestione al Ccsa). Infine, sulle attività di controllo, il sindaco ha garantito che Facs trasmetterebbe al comune una specifica relazione completa di bilanci e consuntivi di gestione. Di cui però l’assessore Bartolini (rispondendo al “Notiziario”) non riuscirebbe ad avere copia dagli uffici competenti: “A me hanno risposto che non hanno alcuna documentazione e che l’unico bilancio disponibile sia quello del 2009 – ha asserito a margine del consiglio comunale l’assessore – e io non ho alcun motivo di dubitare della buona fede degli uffici!). Chi avrà ragione?
Sull’area ex Alfa Romeo, Pd e Delmonte hanno chiesto alla giunta notizie sul progetto “AreseAutomotive”, già annunciato da privati senza che ancora se ne sia parlato in consiglio comunale e di riferire sulle attività illegali e sugli incendi dolosi che da mese di gennaio hanno interessato i capannoni di Greenfluff (2400 mq di area) e quelli di Rmi (Rottami Metalli Italia ex Rotamfer), società che rispettivamente si occupano del riciclaggio dei residui della frantumazione degli autoveicoli e dello stoccaggio dei materiali derivanti alla demolizione delle auto. Le informazioni sono tanto più richiesto in considerazione del fatto che si tratta di una porzione di territorio posta sotto sequestro dall’agosto 2010 dalla polizia di Stato di Malpensa e dell’Arpa nell’ambito di un’inchiesta sul traffico internazionale di rifiuti.
Grazie a un video-denuncia di Frediano Manzi (presidente dell’associazione Sos Racket e Usura) la polizia municipale aresina e la guardia di finanza hanno sequestrato 780 colli di merce contraffatta e sequestrato i box nell’ex Alfa interessati dall’attività abusiva e illegale. Su questa operazione, che ha comportato per Manzi l’aggressione da parte del pregiudicato coinvolto nel reato, l’opposizione ha presentato una serie di domande fra le quali l’utilità del sistema di video sorveglianza a circuito chiuso in dotazione alle forze locali.
Altra carne al fuoco per le prossime sedute, sono state le richieste sull’annoso problema dell’allagamento delle aule dell’asilo “Rodari” e l’appalto per il totale affidamento del verde pubblico, che rischia di estromettere la cooperativa di disabili Nazaret attualmente impegnata nello svuotamento dei cestini dei rifiuti e che si era proposta all’amministrazione per la manutenzione di piccole aree verdi.

Ombretta T. Rinieri

‘Il Notiziario’ – 8 luglio 2011 – pag. 57