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Il Pelliteri’s Day ha ricordato Don Vittorio Chiari

Arese – Dal gennaio 2011 si sono persi in Italia nel settore quotidiani 265mila copie di stampato. Un campo dove il Wall Street Journal vende oltre 2 milioni di copie al giorno e il New York Times 870mila. Così succede che gli editori nostrani, ancorati alla tipografia tradizionale, stiano  studiando il model business americano, senza accorgersi come il futuro stia correndo veloce sui monitor dell’editoria digitale e che ciò comporta una rivoluzione delle tecniche grafiche, d’impaginazione, di movimento, di video ancora tutte da inventare.

 

Con il suo intervento, Luca Panigiani, esperto di comunicazione, ha scosso il 13 maggio scorso la platea di professori e studenti grafici provenienti da tutta Italia riunita alla Machingraf di Bollate in occasione del “Pellitteri’s day” , prestigioso riconoscimento al mondo della grafica imprenditoriale e formativa organizzato dall’omonima scuola grafica del Centro Salesiano di Arese e giunto quest’anno alla 19esima edizione.

Servono ragazzi con le loro menti fresche e ricerca – ha detto Panigiani – servono mille nuove idee per mille nuovi successi, mille nuovi fondi, mille nuove aziende, mentre invece coloro che detengono le leve dell’innovazione sono inchiodati sui fogli Exel ad analizzare il mercato di qualcuno che ha il 98% delle potenzialità in più rispetto a noi. La svolta saranno i piccoli”.

E via tutti a sognare attraverso le suggestive immagini delle realizzazioni eseguite dalla piccola realtà imprenditoriale (2 persone) di Panigiani calibrata sul web.

Dopo i saluti di Sergio Franzi, amministratore delegato di Macchingraf, la cerimonia di premiazione del Pellitteri’s day che distribuisce la bella immagine grafica di un “Pollicione” disegnato da Armando Testa, è stata moderata da Franco Marinelli, professore “storico” dell’istituto aresino. Il riconoscimento, dedicato alla figura di Giuseppe Pellitteri, salesiano e grafico, co-fondatore e animatore della Scuola di Scienze e arti della stampa del Politecnico di Torino e docente di grafica per oltre cinquant’anni del Centro Salesiano, è l’unica occasione premiale per i giovani in eccellenza formativa nelle scuole di stampa, grafica, comunicazione e multimedialità.

Sette i premiati con il “Pollicione d’Oroal Merito: Il Poligrafico Italiano per l’informazione grafica; Umberto Fenocchio per il disegno del carattere; Silvio Antiga per l’industria e la cultura; Giovanni Battista Colombo per la professionalità, Enrico Beretta, Adalberto Monti e Francesco Rapisardi per la carriera. Quarantasei i ragazzi provenienti da tutta Italia, premiati con il “Pollicione d’oro” per l’eccellenza ex-aequo : Simone Aiosa, Maryem Allaqui, Cristina Banelli, Sergio Battiato, Federico Bergamo, Nicola Bonafini, Alberto Bordoni, Jessica Berti, Elisa Brunelli, Cristina Carugo (corso Ifp Cnos-Fap di Arese), Laura Chiti, Elisa Crosta, Federico Eccher, Valentina Fabris, Cristina Frigerio, Francesco Gatta, Rebecca Guarini, Alexiej Galletti, Andrea Gui, Andrei Catalin Hogas, Rosine Kouame, Silvia Lanza, Giovanni Longato, Valentina Longoni, Francesco Maenza, Elisa Maglietta, Vittorio Magneti, Christian Mandorlo (corso Ifp Cnos-Fap Arese), Carmen Maria Marginas, Giulia Mazzarese, Riccardo Meanti, Francesca Merlino, Lucrezia Monaco, Stefano Morena, Denise Musa, Stefany Orellana Martinez, Andrea Pagani, Laura Pendesini, Maria Teresa Perez Abad, Elisa Plebani, Vanessa Poli, Marta Rinaldi, Emanuele Cibona, Daniel Tacca, Antonio Vittorio, Samuele Zoppini.

Durante la, premiazione, Marinelli ha ricordato le figure del cavaliere Antonio Ghiozzo e di don Vittorio Chiari, entrambi scomparsi quest’anno, attivi nell’organizzazione del Pellitteri’s day. “Ghiozzo, giornalista, editore, imprenditore dai molti meriti – ha detto l’anziano professore – era un uomo semplice, gioviale gentile, cavaliere soprattutto nell’animo per la sua cortesia, generosità umiltà che tuttavia non gli impediva di essere tenace e combattivo. Don Vittorio, è stato un educatore, un testimone di Cristo, un amico. Scrittore e pubblicista, amicale, buono, luminoso. La sua opera è stata improntata al sostegno dei più deboli, soprattutto qui ad Arese ai minori in difficoltà. A essi ha dedicato la sua passione per il teatro, scrivendo e anche riscrivendo testi famosi per farli recitare, mentre grazie alla sua passione per la clownerie ha preso vita il gruppo Barabba’s Clown che tanto impegno mette a favore dei giovani”.
Ombretta T. Rinieri

(vedi anche Il Notiziario 20 maggio 2011)