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La Gesem deve riscuotere più di un milione di euro

(Flashback-Ccsa: “La Prealpina” 16 marzo 2007)

 

 

Polemico e acceso dibattito in consiglio comunale sui conti della società pubblica

 

ARESE – Terminate le relazioni dei vertici Gesem, in consiglio comunale è scoppiata la bagarre sui crediti non riscossi della società.

 

All’attacco è partita Ippolita Papagno (Dc per le Autonomie), da tempo in guerra con l’Amministrazione di Arese per i bilanci della società pubblica.

 

”Già in un consiglio di due anni fa – ha detto Papagno – avevo chiesto il significato di una cifra iscritta a credito a bilancio, pari a un milione e 761mila euro. Mi avete detto che me l’avreste spiegata. Se potete farlo adesso…”.

 

Pronta la risposta dell’amministratore delegato Bartolomeo Zoccoli: “I crediti ammontavano a un milione e 761mila euro al 31 dicembre 2004. Sono diventati un milione 379mila al 31 dicembre 2005. In dodici mesi si sono ridotti di 400mila euro”.

 

Risposta che non è piaciuta alla consigliera della Dca, che ha giudicato il rientro molto limitato rispetto al tempo trascorso.

 

A seguire un lungo e pepato botta e risposta tra i due. Ad andare in soccorso di Papagno è stato il capogruppo diessino Armando Calaminici. Il quale ha sottolineato: “ Ancora oggi, a distanza di parecchi anni, questo credito nei confronti del Ccsa continua a trascinarsi, ridotto appena di 30mila euro (nuova fidejussione a parte)”.

 

Quindi, la replica di Rosaria Amitrano, presidente della Gesem:’Degli 81mila 256 euro di debito il Ccsa ne ha versati 30mila. Ne restano 50mila, maggiorati degli interessi legali”.

Ha ripreso Calaminici: “Resta il fatto che non abbiamo capito tecnicamente a cosa si riferiscono quel milione 761mila euro di crediti non riscossi”.

Dopodiché, ancora Zoccoli: “Nel fare il bilancio di fine anno, fra l’altro si vanno a determinare i crediti delle fatture non versate. Facendo il punto al 31 dicembre 2006, alcuni crediti dovuti sono stati incassati, ma nel frattempo ne sono nati altri ascrivibili al 2006 per altre fatture Tia che sono circa il 4% di tutto il 2005. Siamo consci del fenomeno e stiamo prendendo provvedimenti”.

Pietro Velio (Lega Nord) ha chiesto quale percentuale dei crediti Gesem vanta dagli enti pubblici e quali dai privati, perché sui primi c’é certezza del rientro, sugli altri meno. Così è emerso che approssimativamente i crediti nei confronti dei privati ammontano a circa un milione di euro e quelli verso i Comuni a 320-340mila euro.

In consiglio comunale si è fatto anche il punto sullo stato delle convenzioni tra Comune, Gesem e Ccsa.

 

Ha spiegato il sindaco Gino Perferi: “La convenzione tra Gesem e Ccsa per l’affitto degli impianti sportivi del centro “Davide Ancillotto” è terminata nel settembre 2005; poi è stata prorogata per quattro mesi al fine di arrivare al 31 dicembre. Intanto nel 2004 vi erano state modifiche con il passaggio di fornitura di alcuni servizi dalla Global Service ad alcune aziende che rifornivano direttamente il Ccsa. La convenzione con la Gesem è stata scorporata. Per cui i 9mila euro di affitto mensili degli impianti sono diventati 5mila. Il 31 dicembre 2005 la convenzione scaduta non è stata rinnovata in quanto il Comune nel frattempo ha dato in convenzione la gestione degli impianti alla Fondazione cultura e sport. Per cui il Ccsa non ha più rapporti con la Gesem, se non quello di far fronte agli impegni pregressi. Il rapporto con il Ccsa per la gestione delle attività sportive è tenuto dalla Fondazione”.

 

Poi il sindaco ha spezzato una lancia a favore del Ccsa e rivelato un recente cambio ai vertici dell’associazione: “Il Ccsa negli ultimi 40 anni ha gestito le attività sportive di Arese dando lustro al centro sportivo e aggregando un significativo numero di cittadini aresini. Nel frattempo sono sorte difficoltà economiche dovute ai costi in lievitazione e alla riduzione dei contributi pubblici. Tuttavia il Ccsa ha fatto fronte ai suoi impegni”.

 

Ombretta T. Rinieri