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Laboratorio per i giovani

(Flashback-Ccsa: ‘La Prealpina’ – 30 luglio 2006 – tutta la pagina 24)

 

ARESE – Ccsa come laboratorio di giovani. Lo dice uno che di giovani se ne intende, don Luigi Spada, che dopo tanti anni di direzione si appresta a lasciare proprio in questi giorni l’oratorio cittadino per diventare parroco di Bologna. “Quando arrivano i volantini del Ccsa – dice – mi colpisce il numero degli sportivi e il numero delle famiglie che bazzicano il centro sportivo. Il Ccsa è un laboratorio giovanile. Lo dice la sua storia. Lo dicono i numeri. Ha esperienza sui giovani. A me crea profonda rabbia quando leggo libri di grandi pedagogisti che da trent’anni non lavorano più con i giovani ma continuano a parlare di giovani. Per questo ritengo che il Ccsa come laboratorio debba essere tenuto in considerazione dalla giunta, perché nell’associazione c’è chi con i giovani lavora. E stare con i giovani vuol dire vedere il lato positivo e il lato negativo. E non avere paura delle negative. Perché cogliendo gli aspetti negativi gli si può dare una mano, è impensabile che le problematiche giovanili si risolvano da sole. Per i giovani bisogna lavorare con i giovani e per i giovani. E allora l’augurio che faccio, dato che sto per lasciare Arese, , è che il Ccsa diventi un volano per i giovani e che non sia solo un mordi e fuggi. Vengo, faccio sport e me ne vado. Chi lavora con i giovani si rende conto di quanto sia difficile tirarne fuori di nuovi dal mondo giovanile. Per il futuro auspico che i volontari del Ccsa siano d’esempio e riescano a tirare dentro altri volontari giovani”.