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La chiave? Il volontariato

(Flashback-Ccsa: “La Prealpina” – 30 luglio 2006 – tutta la pagina 24)

 

ARESEQual è la natura che contraddistingue il Ccsa? A raccontarlo è il suo presidente Roberto Ferrari. “Noi interpretiamo l’attività sportiva come dimensione sociale. Al “Cicci” 1700 persone fanno attività sportiva, individuale e di gruppo. Qui si riesce a fare la serie A del tennis, ma si dà spazio anche agli sport minori e si fanno delle cose positive nelle scuole con i bambini e i ragazzi. Lo slogan “Lo sport per tutti”, che oggi utilizzano organizzazioni più grandi e più famose, per noi è stato anche un motto. E’ evidente però che la rilevanza sociale ha dei costi per la collettività e per l’amministrazione. Qualcuno potrebbe dire: ma perché al Ccsa, perché non a qualche altra struttura? Ma perché quelle sono associazioni private con scopo di lucro. Per questo crediamo che con quarant’anni meritiamo questo privilegio. Il privilegio di essere scelti dal comune come partner nella gestione dello sport di Arese”.

 

La chiave del successo, il volontariato. “E’ un aspetto importante – afferma Ferrari – e sono d’accordo con l’appello lanciato da più parti per una maggiore collaborazione con le altre risorse del territorio”. E gli obiettivi per il futuro? “Confermiamo le finalità. La prima riguarda la necessità di mantenere le nostre competenze. Abbiamo bisogno di istruttori che siano un po’ educatori e un po’ allenatori, ma sempre con una competenze disciplinare e multidisciplinare come ci è stato riconosciuto. Un altro obiettivo è rivedere l’impegno del tempo libero, raccogliendo l’appello di don Luigi Spada: “Qualcosa di più della disciplina sportiva”. Noi ci abbiamo provato e ci stiamo provando. Anche se è faticoso. Poi continueremo con la dimensione agonistica, perché crediamo che la competizione sia alla base dello sport. Con la competizione si parla di lealtà, si impara a perdere, si impara a vincere, si impara a stare in gruppo, si hanno dei sogni e delle speranze e crediamo che le delusioni e i successi insegnino a crescere”.

O.T.R.