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Fondazione e Ccsa, cammino difficile

(Flashback-Ccsa: “La Prealpina” – 13 marzo 2007 – pag. 14)

 

 

Relazione del presidente Pierluigi Pogliani dopo il primo anno

 

ARESE – Il presidente della Fondazione Cultura e Sport Pierluigi Pogliani ha fatto il punto in consiglio comunale sul primo anno di attività. Fra le righe ha ammesso lo scotto dovuto all’inesperienza nell’organizzare meccanismi di lavoro nuovi e coordinare organi decisionali.
Dopo la nomina del Consiglio d’indirizzo e del Consiglio di Gestione, sarebbe risultato difficile attribuire compiti e mansioni ben precise a causa della scarsa conoscenza dell’andamento del centro sportivo e dell’attività svolta dal Centro culturale sportivo aresino.
“La Fondazione – ha spiegato Pogliani – ha dovuto occuparsi di gestire, al meglio, il centro sportivo “Davide Ancillotto” dove già operava il Ccsa, cercando di collaborare, condividere i problemi e stabilire i compiti dei vari attori”. E’ stato quindi nominato un direttore generale per la parte operativa. Al presidente e ai consigli di gestione e indirizzo quella invece decisionale e politica.
Peggiorano però le difficoltà e Pogliani racconta di aver dovuto sollevare dall’incarico dopo pochi mesi Valter Stoppa, il direttore generale, perché “alla Fondazione serve un dg presente per coordinare il personale, stabilire contatti e definire le condizioni con i vari fornitori”. La sostituzione è partita il primo gennaio 2007 con la nomina di Franco Dellupi (ma Stoppa ha scritto ai vertici della Fondazione e del Ccsa una lettera polemica divenuta di pubblico dominio proprio nell’ultimo consiglio comunale).
Pogliani spiega che nell’aprile 2006, in attesa di stilare un contratto definitivo, viene predisposta una lettera d’incarico per la gestione dell’attività sportiva, che fissa anche il canone d’affitto degli impianti e per la quale il Ccsa provvedeva a versare alla Fondazione un consistente anticipo. Si arriva a ottobre prima che Fondazione e Ccsa tornino a sedersi intorno a un tavolo per la definizione di un contratto, alla fine definito a novembre e valido dal primo gennaio 2007 al 31 dicembre 2009, ma non ancora firmato dalle parti. “La proposta contrattuale – spiega Pogliani – è equa ed equilibrata e tende a favorire alcune richieste del Ccsa in modo da dar loro la tranquillità di avere instaurato un rapporto di fiducia e duraturo nel tempo, ma che garantisse anche la Fondazione sul lato economico e gestionale”.
Intanto vengono sottoscritti il contratto di affitto del bar e quelli con altre associazioni che svolgono attività sportiva, in orari e spazi non impegnati dal Ccsa.
Per i lavori svolti nel 2006 ancora dal Ccsa la Fondazione ha emesso fattura a saldo di circa 75mila euro, metà dell’importo saldato dal Ccsa. Per contenere i costi continuerà la collaborazione con alcuni soci fondatori per una serie di servizi a condizioni favorevoli.
Sul fronte degli obiettivi futuri, verrà presentato entro il 30 giugno un progetto triennale e quinquennale per le manutenzioni straordinarie e un capitolato “sui lavori che saranno di pertinenza della Fondazione e che vengono svolti da personale del Ccsa e addebitati alla Fondazione”.
Ombretta T. Rinieri