- Detto Schietto - https://www.dettoschietto.it -

Tangenzialina e parcheggio Expo: depistaggio?

Mentre l’Accordo di programma sull’ex Alfa Romeo, licenziato a febbraio da Provincia di Milano e Regione Lombardia sta languendo a causa dei veti incrociati dei comuni aderenti (al punto che il testo non arriva al vaglio dei consigli comunali) e i comitati dei cittadini di Arese, Lainate, Rho e Garbagnate si stanno saldando in un coordinamento territoriale volto a farlo abortire “Perché un altro piano è possibile” ; mentre per mesi l’attenzione generale di Arese è stata concentrata su tangenzialina, parcheggio dietro Villa Ricotti e centro commerciale con Difendiamo Arese che raccoglieva in meno di due mesi 4mila firme contro, è venuto avanti, in sordina, il progetto Expo, il cui rapporto preliminare relativo alla Vas è stato pubblicato sul sito del comune di Milano confermando quanto da sempre sostenuto in tema di viabilità dai tecnici comunali di Arese e dal sindaco Gianluigi Fornaro: “Sono opere che vuole Rho per evitare che si passi dentro Terrazzano e Passirana”.
Ora il Comitato Difendiamo Arese, dopo aver lottato per spostare dalla location di Villa Ricotti il parcheggio provvisorio per l’Expo da 3mila posti e ottenuto un odg del consiglio comunale che ne vieta per il futuro qualsiasi collocazione all’interno del Parco delle Groane, se lo ritrova progettato nell’area della Vignazza, su terreno agricolo e boschivo di Rho (e quindi non nel Parco) ma a stretto confine delle case aresine, proprio laddove vivono gran parte dei cittadini attivi nel Comitato, proprio laddove è presente una fauna protetta a liivello regionale, proprio laddove è più necessario mantenere la fascia di mitigazione ambientale tra l’abitato cittadino e l’autostrada A8. Perché lì? Cosa succederà di quell’area terminati i sei mesi di Expo? Qual è la contropartita per il Fondo Sansovino che ne è proprietario?
Sempre su terreno di Rho, confinante con Arese, per l’Expo sono progettate pure la famosa bretella tra l’autostrada e l’ex Alfa Romeo e due tracciati della metro tranvia: uno a scorrimento lungo la tangenziale e uno che si immette in città. In pratica un progetto parallelo, quasi fotocopia di quello previsto per l’Adp e magari realizzato ben prima dell’Adp, contro il quale i cittadini di Arese dovranno ora replicare con le loro osservazioni alla Vas, avendo però questa volta ben poche speranze di essere ascoltati, considerando il carattere sovra comunale dell’organizzazione Expo. Dopo questo colpo di scena, al gruppo consiliare del Pd non è rimasto altro che presentare all’Amministrazione una nuova interrogazione sulla vicenda.
Sorge fortissimo, a questo punto, il sospetto di un colossale depistaggio dei cittadini aresini. Da ambienti rhodensi, infatti, sono uscite le fughe di notizie sulla tangenziale prevista nell’Adp e rhodensi sono coloro che hanno suggerito al Comitato Difendiamo Arese (che era nato principalmente contro la bretella) ad allargare il tiro sul parcheggio di Villa Ricotti e sul centro commerciale. E che la tangenziale non serva alla struttura di vendita di Arese, ma ad agevolare la viabilità su Rho lo hanno capito gli stessi cittadini del Comitato nell’analizzare le previsioni del debole flusso proveniente da Rho in direzione del centro commerciale. A voler pensar male, Rho ha ottenuto il massimo: centro commerciale in discussione (quindi salvi gli affari dei suoi negozianti), possibilità con l’Expo di mettere le mani sulla Vignazza per stessa scelta degli aresini dopo l’eliminazione dell’alternativa di Villa Ricotti. Inglobamento sulla carta dei 53,3 milioni di euro previsti per la metro tranvia (ma poi si farà davvero?). Tutto ciò sarebbe accaduto se il progetto dell’Adp siglato dai sindaci il 28 maggio 2009 non fosse rimasto nell’ombra fino a quando gli obblighi di legge non hanno reso necessaria la sua pubblicazione? E idem per l’Expo? A parole si parla tanto di trasparenza e tutela dell’ambiente. Nei fatti, queste parole non hanno più un significato logico.
Ombretta T. Rinieri