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Centro commerciale sull’ex Alfa: ultimatum a Rho

municipio2RHO – Rho si è accorto che il centro commerciale nell’ex Alfa Romeo gli sta stretto e cerca una via di scampo per sfilarsi dall’Accordo di programma, già approvato da Provincia di Milano e da Regione Lombardia. Così da mesi il suo assessore al bilancio e al commercio Marco Tizzoni (Pdl) rilascia dichiarazioni discordanti. Non ci stanno però i sindaci di Arese Gianluigi Fornaro e il collega di Lainate Alberto Landonio, che ieri hanno emesso un comunicato stampa congiunto attraverso il quale richiamano il Comune limitrofo alle sue responsabilità sull’Adp.
In particolare, entrambi stigmatizzano il comportamento di Tizzoni che, sottolineano, è stato parte attiva nell’elaborazione e stesura del documento fin dal 2007. ‘Da sindaci in carica da poco più di dieci mesi – scrivono Fornaro e Landonio – non possiamo più accettare che si faccia passare l’idea che gli unici a volere il centro commerciale siano i comuni che rappresentiamo. Questa affermazione, oltre che palesemente falsa, vuol far dimenticare che tutti i soggetti coinvolti hanno da sempre evidenziato le criticità legate al centro commerciale, che sono state accettate solo a fronte di un progetto complessivo che prevede un’area industriale preponderante (pari al 60% dell’intera area), importanti interventi pubblici, 24 milioni di euro di interventi infrastrutturali, significative aree verdi (200mila mq su un totale di aree pubbliche di 800mila), il recupero di 2 milioni di metri quadrati oggi in gran parte dismessi e compromessi e la creazione di 3 – 4mila posti di lavoro’.
Dopo aver ricordato che per l’impatto sul commercio locale i comuni hanno lottato per avere una compensazione di 4,5 milioni di euro, i due sindaci sono fermi nel ritenere che tale somma sia ripartita fra le amministrazioni in funzione dell’incidenza specifica sui singoli territori. Pertanto Rho non può pretendere di avere il 50% della somma stanziata, come vorrebbe Tizzoni sul tavolo regionale, a fronte di soli 300mila mq di territorio nell’area, pari ad appena l’8 per cento, e per di più distante dal cuore del centro storico rhodense.
‘Se Rho dice a parole di volere una programmazione sovra comunale dell’intervento – commentano duramente Fornaro e Landonio – e poi, tramite il suo assessore al commercio, si muove per ignorare le realtà di Arese e Lainate ne prendiamo atto. Ci sarebbe piaciuto continuare il percorso avviato dai nostri predecessori in piena collaborazione e da “buoni vicini di casa”; di fronte a questi comportamenti denigratori non possiamo far altro che far valere la rilevanza dei nostri comuni rispetto all’intervento”. E passano all’aut aut: “Se Rho, come continuamente viene ribadito ai commercianti, non vuole proseguire il percorso assuma le proprie responsabilità e faccia quello che altri comuni hanno già fatto in passato (il riferimento è a Garbagnate che è uscito dall’Adp, ndr); per noi l’attuale accordo esiste solo nella misura in cui Rho è presente’.
Per Fornaro e Landonio resta però importante salvaguardare sull’Adp la collaborazione con Rho e quindi proseguendo tendono una mano al comune di Roberto Zucchetti: “Se la questione è quella di modificare l’accordo, non ci sono problemi purché lo si faccia nell’interesse di tutti i comuni e nelle sedi istituzionali”. Insomma se non si vuole il centro commerciale lo si dica chiaro e tondo anche ai ‘piani alti’ (che l’Adp l’hanno voluto così com’é) dopodiché, è il richiamo, si lavori ‘per costruire un Accordo condiviso e qualificante per tutto il territorio’.
Ombretta T. Rinieri