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Tagli in vista sul trasporto pubblico locale

AUTOBUS – Mancano i fondi, servizio garantito fino al 30 giugno, poi ci saranno “rimodulazioni”

 

ARESETrasporto pubblico locale a rischio. Mancano all’appello 2,8 milioni di euro per la prosecuzione del servizio nei comuni di Città Metropolitana Milano e delle Province di Monza e Brianza, Lodi e Pavia. I comuni dell’area afferente all’Agenzia per il trasporto pubblico, che nata con la legge regionale 6 del 2012 è competente per circa i due terzi dell’intero pacchetto della mobilità locale, hanno quindi approvato nei rispettivi consigli comunali un odg   in cui sottolineando che il servizio aveva copertura finanziaria solo fino al 30 aprile, impegna i sindaci e le giunte ad adoperarsi presso Regione Lombardia per scongiurare qualsiasi taglio al tpl.

 

L’odg promuove anche azioni nei confronti del governo affinché stanzi le risorse necessarie per consentire lo svolgimento del servizio e di nuovo verso Regione affinché conferisca risorse all’Agenzia per tpl in modo da garantire la copertura finanziaria dei contratti in capo agli enti locali per gli anni 2017-18 e per l’avvio del piano di bacino. La preoccupazione è che venga ridotta sensibilmente l’offerta di trasporto pubblico costringendo i cittadini a un uso massivo dei mezzi propri.

 

“Questo il testo – ha detto il sindaco Michela Palestra in consiglio comunale il 27 aprile scorso – sta passando per fare in modo che possa essere mossa un’azione politica forte e sostanziale verso il governo affinché si trovino le risorse a oggi mancanti, che garantiscono una copertura completa dei costi. Questo odg  è uno sforzo considerevole per quello che sono le conseguenze anche sulla quotidianità di tutti ed è un appello che agisce trasversalmente in modo da cogliere l’obiettivo. E’ chiaro che qualora non intervenissero le risorse mancanti a supporto della   pianificazione sul 2017,  si andrebbe incontro progressivamente a un taglio che comprometterebbe inevitabilmente quello che è un trasporto pubblico locale su gomma che, in particolar modo nelle nostre zone, risulta limitato. Che garantisce servizi importanti e minimi sia per il raggiungimento dei posti di lavoro che dei luoghi di studio così come anche una mobilità sostenibile attraverso il trasporto pubblico”.

 

L’odg è nato dopo un incontro convocato in Città Metropolitana dalla consigliere delegata Siria Trezzi e ha trovato l’attenzione e la preoccupazione degli esponenti degli enti locali partecipanti che hanno approvato il documento quale forma di pressione al fine di rappresentare quanto sarebbe difficile far fronte a tagli che andrebbero a colpire in maniera indiscriminata i cittadini dei territori interessati.

 

“Si è convenuto di chiedere un incontro – ha aggiunto l’assessore ai trasporti Roberta Tellini – alle presenza del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e dell’assessore Alessandro Sorti, perché sarebbe il suo assessorato che dovrebbe intervenire nel riversare i 2,8 milioni mancanti al fine di evitare che il servizio venga interrotto. Oltre alle problematiche già espresse, vi sono poi dei problemi la cui risoluzione è di difficile identificazione. Banalmente, tagliando delle corse, ammesso che si riesca ad arrivare fino al mese di luglio, quindi a scuole finite e,  immaginando anche di riuscire a fare tagli sugli “orari di morbida”, ossia fuori da quelli del pendolarismo, bisognerebbe restituire gli importi degli abbonamenti. Se si andasse a tagliare il 20% delle corse, infatti, l’importo pagato non corrisponderebbe al servizio offerto. Quindi oltre a creare un danno e un disagio non indifferente agli utenti, vi sarebbe anche la gestione di tutta una parte di contabilità che è molto difficile capire come fronteggiare. Per questo  è importante portare il tema attraverso l’odg dei consigli comunali all’assessore Sorte, affinché  trovi una soluzione che consenta a Regione Lombardia di riversare immediatamente la somma che consenta la prosecuzione del servizio ordinario.

 

Su Arese la preoccupazione è molto forte.

 

La città dipende molto dal trasporto su gomma per i collegamenti con Milano e le cittadine del circondario. Non ha mezzi alternativi (ferrovia, metropolitana, tram su rotaia), seppure in consiglio comunale Tellini si sia affrettata a dire che la linea 561 (che collega il comune alla metropolitana di Rho fiera) risulta estranea a possibili tagli in quanto non è finanziata con fondi regionali.

 

“Per quanto riguarda la razionalizzazione del servizio – ha aggiunto l’assessore – resta la necessità di individuare dei sistemi che diano la certezza del pagamento del biglietto. Perché già il pagamento del biglietto di corsa singola nel caso di utilizzatori saltuari piuttosto che di abbonamento è un modo per arrivare a una copertura dei costi tale da ridurre in modo importante la copertura di bilancio dei costi: più del 50 per cento degli utilizzatori è sprovvisto di titolo di viaggio”.

 

Il sindaco di Rho Pietro Romano è stato delegato dai comuni dell’area di tenere i contatti. Ma nonostante siano ormai passati diversi giorni dall’azione di pressione, gli enti locali sono ancora in attesa di una risposta da Regione e Governo.

Ombretta T. Rinieri

Il Notiziario – 19 maggio 2017 – pag. 74