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Nuova farmacia comunale al centro commerciale

L’apertura forse già entro dicembre. L’annuncio di Augurusa in Consiglio

2016-04-13-09-43-36ARESEPrevista entro Natale l’apertura al centro commerciale di una seconda farmacia comunale dopo quella cittadina di via Vismara. E’ l’ipotesi avanzata mercoledì 14 settembre 2016 in consiglio comunale dall’assessore alle partecipate Giuseppe Augurusa  nell’ambito dell’approvazione  del diritto di prelazione proposto al comune di Arese da Regione Lombardia il 19 luglio scorso. L’assemblea cittadina ha approvato la prelazione sul filo di lana dello scadere dei sessanta giorni che aveva a disposizione per accettare o meno di esercitare tale diritto.  Così, con la metà di ottobre terminerà l’iter burocratico con Regione Lombardia mentre l’allestimento degli arredi dovrebbe essere completato entro novembre o, al più tardi, entro i primi giorni di dicembre.

Si tratta di una grossa opportunità per Arese perché normalmente l’assegnazione delle farmacie ai comuni è data sulla base di azzonamenti (una ogni 3300 abitanti). Fanno eccezione le farmacie all’interno di grosse strutture come i centri commerciali o le stazioni a patto che vi sia  1,5 km di distanza di percorso da una farmacia all’altra e che le farmacie rientrino all’interno del 5% di un  valore regionale complessivo .

La nuova farmacia comunale aresina sarà ampia un centinaio di metri quadrati e sarà ubicata sotto l’Umanitas il che dovrebbe rappresentare un’opportunità in più di vendita di farmaci grazie al volume di ricette staccate dal vicino centro medico. Resterà aperta 363 giorni all’anno per 13 ore al giorno su sette giorni alla settimana.

L’organico previsto, per cui è in partenza in questi giorni un bando, è di un direttore, tre  farmacisti e un magazziniere a tempo parziale che però saranno affiancati in alcune fasce orarie e in alcuni periodi “caldi”, stando alle ipotesi del cda della Gallazzi Vismara (cui, ricordiamo, sono agganciate le farmacie comunali),  dal personale della farmacia cittadina.

Nelle previsioni  la start up dovrebbe raggiungere il punto di pareggio tra ricavi e costi tra l’ottavo e il decimo mese dall’apertura.  “Nei primi due- tre mesi – ha ipotizzato Augurusa – noi ci aspettiamo una perdita legata ai costi certi del personale e a quelli incerti sui ricavi. D’altra parte avvicinandoci  al  Natale, che è un periodo per i centri commerciali di picco di clienti, potremo sperimentare già nel 2016 l’effetto di una concentrazione molto ampia”. Per aiutare tale sinergia in prospettiva saranno rivisti al ribasso gli attuali orari della farmacia di via Vismara.

Sul fronte del contenimento dei costi sono in corso valutazioni sul magazzino prevedendo una riduzione degli stock. “Considerando che i farmaci sono legati a una scadenza forse – ha detto Augurusa – non sempre è utile disporre di tutte le tipologie disponibili, ma  magari   è utile avere le tipologie più frequenti”.

La votazione sul diritto di prelazione, che ha avviato l’iter per l’apertura della farmacia aresina al centro commerciale,  ha registrato il voto contrario del consigliere Luigi Muratori di Arese in Testa che ha recriminato sull’impossibilità di votare a scatola chiusa una delibera sulla quale non aveva elementi per decidere. “A noi opposizione  – ha motivato – chiedete un’assunzione di responsabilità senza averci coinvolto nel dibattito e senza averci chiesto contributi. Voterò quindi contro per rispetto dei nostri elettori e perché non ho lo strumento necessario per approvarla”.

Fra le valutazioni di questa giunta – gli ha risposto Augurusa – rientra il fatto che già oggi la rsa gestisce in paese una farmacia comunale il cui volume d’affari dovrebbe chiudersi nel 2016 intorno a un milione e 300mila euro. Una farmacia che ha un potenziale largamente diverso da quella del centro commerciale dove si è previsto che potrebbero passare 30mila persone al giorno per cui ci aspettiamo un volume ancora più ampio. Consideriamo anche che il bilancio della casa di riposo Gallazzi Vismara è reso attivo proprio dal bilancio della farmacia, che  è oggettivamente un esercizio ad alta redditività”.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario 16 settembre 2016 – pag. 66)