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I russi sbarcano ad Arese con l’azienda del gas

Il 75% di Smg acquistato da una società che è legata a Gazprom Bank

smg gasARESE – E’ ufficiale.  Il 7 marzo 2016 Gesem ha ceduto alla Weedoo con sede a Milano in via Lorenzini,  il suo pacchetto azionario nella società del gas Smg pari alla quota del 75 per cento. La vincitrice dell’asta pubblica che la Gesem aveva indetto il 30 giugno 2015 lo ha acquistato per un importo di  2.356.012,12 euro contro una base d’asta di 1.125mila euro.

La Sige, socio di minoranza della Smg con il restante 25 per cento, non si è avvalsa del suo diritto di prelazione statutario. A dare l’annuncio il sindaco Michela Palestra martedì 15 marzo nel corso del consiglio comunale.

Il 20 gennaio scorso, termine ultimo per partecipare alla gara, avevano presentato le loro offerte oltre alla Weedoo spa (rappresentata da Giovanni Schinaia e da Francesco Saracino) anche Simecon srl per 1.894.095,16 euro (con Federico e Roberto Bonaventura), Enercom  per 1.351.875,02 euro (Francesco Pinardi), Vivigas spa per 1.205.000 (Marco Marini), Gelsia srl per 1.501.000 (Roberta Alfieri e Carlo Corneo) e Unendo Energia italiana spa per 1.517.000 (Giuseppe Pirolla).  Imbattibile quindi l’offerta della Weedoo.

Da qualche anno Smg, che era una partecipata del comune di Arese di secondo livello attraverso Gesem, agiva in regime di libero mercato. La sua composizione di capitale misto pubblico-privato aveva inoltre portato la giunta Palestra a decidere a fine 2014 di non acquistare più dalla società del gas l’energia per le proprie strutture pubbliche.

La società Weedoo è costituita per il 49% dal Gruppo Sgr (società gas Rimini) e per il 51% dalla Centrex Italia controllata attraverso la Gazprombank dalla multinazionale Gazprom, a sua volta controllata dallo stato russo,   attiva nell’esplorazione, produzione, trasporto, raffinazione e commercializzazione di gas e prodotti petrolchimici.

La Gazprom è una concorrente diretta delle italiane Eni ed Enel.

La Smg era stata fondata dalla giunta di centrodestra di Gino Perferi. Nel 2011, durante il mandato di Gianluigi Fornaro,  fu al centro dello “scandalo del gas”  che coinvolse direttamente il sindaco e lo costrinse alle dimissioni cui seguirono quelle dell’intera giunta. La vicenda portò il comune al commissariamento prefettizio fino alle elezioni del 2013.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario 18 marzo 2016 – pag. 73)