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Strage a Charlie Hebdo, la stampa internazionale si mobilita. La solidarietà dell’Ordine lombardo

starter_logoMILANO – I giornali francesi e le redazioni dei giornali in tutto il mondo si mobilitano in segno di solidarietà per Charlie Hebdo, la rivista satirica francese colpita da un attacco terroristico costato la vita a dodici persone tra cronisti e poliziotti, e “prestano” i propri giornalisti alla redazione. L’offerta arriva da Le Monde, Radio France e France Télévisions. Il quotidiano francese, tra l’altro, ha deciso di non pubblicare sul proprio sito il video che riprende l’uccisione di un agente durante il blitz al centro di Parigi. 
Dopo l’attentato a Charlie Hebdo è salito il livello di allerta in tutti i punti sensibili di Parigi, soprattutto alle redazioni giornalistiche. L’Ordine dei giornalisti della Lombardia condanna con fermezza la barbara strage, ribadisce il proprio impegno a difesa della libertà di stampa e di satira ed esprime solidarietà e vicinanza all’intera redazione di Charlie Hebdo e a tutti i colleghi francesi.

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Controcorrente: condanno l’attentato, ma non ripubblico  le vignette di Charlie Hebdo

La strage di Parigi  sta obbligando il mondo intero a prendere coscienza dell’importanza per l’umanità tutta del diritto alla libertà d’espressione, d’informazione, di stampa, di movimento e, di religione. In queste ore si sta discutendo se l’Occidente abbia così tanto smarrito i suoi valori e dimenticato la sua storia e le sue tradizioni al punto tale che l’accoglienza di altre civiltà non sia il sinonimo della sua solidarietà, ma della sua debolezza e sudditanza rispetto a popoli con tradizioni diverse dalle sue. Davanti alla ferocia di omicidi efferati,  suonano e rimbalzano nel mondo campanelli d’allarme e gli esperti geopolitici cominciano a parlare di una vera e propria guerra dichiarata dall’Isis contro l’Occidente a sua insaputa.

Su Charlie Hebdo, denuncio la mia ignoranza: prima di questo attentato non conoscevo la rivista francese. Ma  ora che ho colmato la lacuna, anche se l’avessi conosciuta,  non l’avrei mai comprata. Il dileggio gratuito verso la fede e le convinzioni altrui non mi vede d’accordo. La satira che condivido è quella che evidenzia con leggerezza e ironia i paradossi, le contraddizioni, i vizi esercitati dal potere nella nostra vita politica, sociale ed economica. E’ la satira che così facendo  ci obbliga tutti a riflettere, con un sorriso.

La libertà d’espressione resta però per me imprescindibile da qualsiasi convinzione personale e pur non condividendo la satira di Charlie Hebdo,  ritengo un crimine e un attentato alla democrazia e ai suoi valori la strage avvenuta nella redazione di Parigi.           

Ombretta T. Rinieri