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Facs-Carli/1. Inammissibile per il Tar la richiesta fatta al comune di ratifica delle dimissioni. Soddisfatti per la sentenza sia il Sindaco Palestra che Carli

L'ex presidente di Fondazione Arese Cultura e Sport Stefano Carli

L’ex presidente di Fondazione Arese Cultura e Sport Stefano Carli

ARESE – Il 9 giugno 2014 è stata pubblicata la sentenza 1500/14 del Tribunale amministrativo della Lombardia, che ha decretato come inammissibile  il ricorso proposto, il 23 settembre 2013, dall’ex presidente di Fondazione Arese cultura e sport Stefano Carli e dal consigliere Manuel Foglio. Carli e Foglio  chiedevano che  venisse attribuita al comune di Arese la responsabilità per la mancata ratifica delle loro dimissioni dalle cariche di  presidente e consigliere d’indirizzo di Facs presentate al commissario prefettizio Emilio Chiodi nel gennaio 2012.

Nel respingere il ricorso di Carli e Foglio e condannarli al pagamento delle spese legali per oltre 3mila euro, i giudici hanno reputato l’inutilità dell’azione di ratificare delle dimissioni per una carica che di fatto non c’era già più, ma hanno anche accertato in giudizio “…la sostanziale inerzia complessiva del comune”.

Il dispositivo è stato accolto favorevolmente dal sindaco Michela Palestra e dall’assessore Roberta Tellini quale conferma dell’aver intrapreso nella vicenda di fondazione e del centro sportivo le decisioni legalmente più valide.

A riprova di tale lettura,  il sindaco ha  emesso in settimana il seguente comunicato stampa: “Una vicenda complessa e ancora una volta ereditata da questa Amministrazione a cui è corso l’obbligo di intervenire, anche con decisioni importanti come lo scioglimento di fondazione. Anche l’esito di questo procedimento conferma che la direzione in cui stiamo andando è corretta”.

Sullo sfondo rimanevano le perplessità per la vicenda umana di Stefano Carli, rimasto incastrato in una carica svuotata di significato a causa dell’impossibilità di agire per la mancanza di risorse in cui versava Facs nonostante subentrando a Pierluigi Pogliani alla guida di Fondazione, avesse operato con diligenza per far rientrare il comune di Arese in possesso del centro sportivo. Dato precedentemente, e senza la sottoscrizione tra le parti di un vero e proprio contratto, in gestione a Intese, la società romana di Alessandro Chiappini. 

Da Stefano Carli  ricevo ora una lettera aperta con la quale si esprime soddisfazione per la sentenza del Tar, perché seppur respingendo la sua richiesta di condannare il comune per il silenzio tenuto  e per la mancata ratifica delle sue dimissioni, ha ritenuto che le stesse fossero immediatamente esecutive dalla loro pubblicazione ufficiale in comune. Inoltre, nella sua lettera Carli aggiorna la cronaca della vicenda  rendendo noto,che a tutt’oggi,  non sono stati ancora nominati i commissari liquidatori e che pertanto Fondazione per “..la sostanziale inerzia complessiva del Comune di Arese…si troverebbe senza governance e senza alcuna possibilità di tutelarsi in una situazione dove ogni giorno maturano interessi, spese e rischi di ogni tipo che nessuno può controllare e tamponare compresi quelli verso i creditori sociali tra cui partecipate del Comune”. 

Ombretta T. Rinieri

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