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Gli operai “ex Innova” non possono parlare e in Consiglio comunale scoppia una bagarre


2014-02-25 23.37.48ARESE
–  Che colore ha la disperazione? Me lo sono chiesta questo mercoledì durante il consiglio comunale aresino quando, appena passata la mezzanotte durante l’intervento dell’assessore Giuseppe Augurusa per l’approvazione di un documento d’indirizzo per lo sviluppo e l’occupazione nell’ex Alfa Romeo da presentare al prossimo collegio di vigilanza sull’adp, il delegato dello Slai Cobas Corrado Delle Donne si è alzato in piedi e parlando dal pubblico ha chiesto alla presidente del consiglio Veronica Cerea la possibilità di poter intervenire dopo la votazione a nome di una quarantina di ex Alfisti dell’Innova Service presenti in auditorium.

Gli operai avevano atteso pazientemente   le lunghe discussioni  sulla mozione di Luigi Muratori  (per dare i locali di via Gramsci 63 alle start-up innovative e non accolta), su quelle di  Vittorio Turconi della Lega Nord (per avviare studi di fattibilità mirati a riaprire l’attraversamento di Piazza Dalla Chiesa e di via 25 Aprile) e sull’avvio di  una manifestazione di interesse a favore della San Giuseppe per il rilancio della bocciofila al centro sportivo.

2014-02-25 23.37.102014-02-26 00.26.00Il niet della presidente è stato deciso e netto ricordando ai lavoratori che le regole sono regole e che in consiglio comunale, almeno che non sia aperto, non si può intervenire. Si è innescato quindi un contraddittorio tra Cerea e Delle Donne al quale si sono aggiunti via via l’altro delegato Renato Patrimbelli e gli operai da una parte e assessori e consiglieri di maggioranza dall’altra.

L’interruzione della seduta è venuta da sé ed è durata più di un’ora con riunione di capigruppo conclusasi con la proposta agli operai di un incontro (l’ennesimo) per il giovedì in comune. Ma la cronaca purtroppo non racconta il malessere che ha il sopravvento nell’animo  volta che si assiste ai disperati tentativi di questi lavoratori ingiustamente licenziati e lungamente presi in giro dalla politica con promesse sempre mancate. E’ la spocchia e l’arroganza di chi potrebbe fare qualcosa, seppure anche solo ascoltare,  a dare un senso di mancata giustizia alla vicenda.

2014-02-25 23.38.352014-02-25 23.43.29Gli operai sono accusati di non voler accettare altri tipi di lavoro se non quelli all’interno dell’area. Ma voi rinuncereste a un diritto certo, acquisito sulla base di accordi sottoscritti  e perfino riconosciuto da un Tribunale  per un altro lavoro, promesso e mai dato, rischiosamente temporaneo se non anche aleatorio? Ci rinuncereste a quel diritto se foste madri e padri di famiglia in quell’età di mezzo che in questo nostro Paese non ti fa più ricollocare e sei ancora lontano dalla pensione? Ci rinuncereste se sapeste che nel giro di un anno laddove avete lavorato una vita sta per essere realizzato il più grande centro commerciale d’Europa e magari un piccolo posticino da commessa potrebbe essere vostro?   Ci rinuncereste se ormai senza stipendio, né sussidi avete la casa che sta per essere messa all’asta?

2014-02-25 23.43.452014-02-25 23.43.14Gridano il loro dolore questi lavoratori. Gridano. Non è rimasto loro altro.
Ma dall’altra parte c’è un mondo sordo, che risponde al  loro delegato: “Non è il modo di fare. Non  è possibile. Non ho convocato il consiglio comunale per assistere a un comizio. Il suo show deve finire. Qui c’è un terremoto”. Difendono il loro lavoro e con esso le proprie famiglie, ma vengono umiliati. Così a Delle Donne non resta che gridare dell’incontro avuto a Roma con Dario Nardella, ‘braccio destro di Renzi’: “Siamo venuti qui per chiedere una mozione a nostro favore nostro, non per sopraffare. Ora ci fanno la proposta di vederci giovedì o venerdì con i consiglieri e la giunta. Va bene, ma solo se è deliberante, perché se è per farsi un’altra chiacchierata non ci stiamo”. 

Nella proposta per il collegio di vigilanza Augurusa immagina nell’area ex Alfa Romeo  vicina all’autostrada, quella per intendersi che abbraccia il museo Alfa Romeo, i capannoni ex Ancifap e la villa di Valera un’area espositiva, ludica ed economica. Ovviamente a fare la parte del leone, il museo. In quest’area dovrebbe trovare anche realizzazione l’accordo occupazionale sottoscritto con Lainate il 20 giugno 2013.

Ombretta T. Rinieri

(articolo aggiornato pubblicato sul settimanale Il Notiziario – 28 febbraio 2014 – pag.65)