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Il progetto delle rotonde tutela o no la salute? Ormai sulla viabilità è scontro a tutto campo

Sindaco e Patto Civico rispondono alle critiche, ma Veroni attacca duramente

2013-11-23 12.20.05ARESE – Negli ultimi giorni, senza esclusione di colpi e a suon di comunicati si è fatto più duro  lo scontro in atto tra la Giunta Palestra e il Patto Civico e il Comitato Passaparola. In particolare il 22 gennaio Marco Veroni ha protocollato in comune una “richiesta formale” al sindaco Michela Palestra  affinché interpreti il suo ruolo “nel rispetto di quanto prescritto dalle leggi, con particolare riferimento ai temi della sicurezza e della salute della cittadinanza, almeno in concorrenza, se non in preminenza, rispetto a qualsiasi altro obbligo” che il comune di Arese si è assunto.

 

La polemica si era fatta più stringente già settimana scorsa allorquando a margine della conferenza stampa sulla pronuncia della Corte dei Conti su Facs, il sindaco e l’assessore alla viabilità Roberta Tellini, avevano fatto notare il peso della loro Amministrazione nel dover gestire le conseguenze di scelte prese da altri e di doverlo fare in termini di sicurezza prima dell’arrivo del centro commerciale e di Expo  ritenendo valido il progetto di modifica viaria degli assi cittadini Nuvolari, Gran Paradiso e Resegone e non la tangenzialina esterna perché incompatibile con i tempi a far fronte l’emergenza.

 

Successivamente in settimana il Patto Civico  sosteneva il suo sindaco convinto che il progetto Ioli non incentivi il traffico d’attraversamento in quanto il centro commerciale sarà servito “da una viabilità esterna ad Arese”, mentre la tangenzialina sarebbe “un’opera decontestualizzata “.. priva di copertura economica, senza tempi certi di realizzazione”  con grave danno per i cittadini che abitano nelle abitazioni adiacenti al presunto tracciato”.

 

Il Comitato Passaparola è a sua volta intervenuto il giorno 21 citando il fatto che manchi al momento la  destinazione di 9 dei 24,5 milioni stanziati da Tea per la viabilità i quali potrebbero essere convogliati da  Provincia e Regione Lombardia sull’ultimo tratto rimanente della tangenziale di Terrazzano il cui sbocco è previsto alla rotonda del cimitero cittadino: Rho otterrebbe il vantaggio di incanalare il traffico di Mazzo e Terrazzano su Arese risparmiando suo il territorio per  la tangenzialina Arese.

 

Ma è Veroni a picchiare duro. Citando il commissario Anna Pavone che il 25 febbraio 2013 in Collegio di Vigilanza aveva chiesto di trovare una soluzione esterna per il traffico d’attraversamento su Arese in quanto “il progetto presentato dallo stesso comune di Arese (a tangenzialina stralciata, ndr) non risponde alla necessità di creare una viabilità che svolga un ruolo di ricettore del traffico  di attraversamento ha chiesto all’Amministrazione Palestra quali “altre proposte di nuovi tracciati esterni” abbia “avanzato per ovviare a tali limiti”, finendo per definire la giuntainadempiente rispetto a queste incombenze e il Sindaco responsabile delle conseguenze secondo quanto disposto dall’articolo 54 del Tuel” in quanto il progetto in essere sarebbe “insufficiente a tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini”.

 

Citando lo studio Pim e la valutazione d’impatto ambientale contenuta nell’adp per l’ex Alfa Romeo, Veroni spiega come sia previsto un aumento del 345  per cento del traffico Nord-Sud nell’ora di punta serale, allorquando le autovetture subirebbero un incremento da 132 a 588.

La somma dei flussi in entrambe le direzioni, Nord Sud e Sud Nord, si trasforma da un flusso totale di 915 vetture (783 in direzione Nord e 132 in direzione Sud) allo stato attuale a un flusso stimato di 1.634 (1046 in direzione Nord e 588 in direzione Sud) dopo gli interventi previsti sull’area”.

 

Il numero totale di vetture in transito, considerando entrambe le direzioni, è previsto crescere del 79 per cento. Per dare un rilevamento concreto ed empirico al significato di flusso di 1634 veicoli complessivi previsti su Via Nuvolari al termine degli interventi sull’area si pensi che, attualmente sulla ex SS233 Varesina nell’ora di punta, transitano un  numero di veicoli pressoché identico (1653).

 

Asserisce Veroni: “Se la partecipazione del comune di Arese non è riconducibile a vostra responsabilità, le scelte implementative di quell’accordo sono certamente da ricondurre all’attuale Amministrazione. Esistono evidenze ripetute che è necessario promuovere e ricercare  ipotesi di viabilità che possa indirizzare il traffico al di fuori del centro abitato di Arese”.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario – 24 gennaio 2014 – pag. 65)