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Il Pd di Arese sapeva che Giudici giocava su 2 tavoli?

A farlo intendere sono le dichiarazioni di Costantino

 

costantinoARESE –  In campagna elettorale Giancarlo Giudici trattava su due tavoli. Quello del suo partito, ilPd, e quello di Arese Futuro. E’ quanto ha fatto intendere l’ex vice sindacoAndrea Costantino nei giorni scorsi tornando sull’argomento di “Carla”, lo pseudonimo con cui l’esponente del Pd collaborava in campagna elettorale con Arese Futuro svolgendo un ruolotutt’altro che marginale. Tuttavia Costantino non può chiamarsi fuori dallafaccenda. Il blocco di mail tra i due fatte avere al candidato del Pd GiuseppeAugurusa sono lì a testimoniarlo.

Come e perché partì la collaborazione?  “Mi disse che aveva deciso di non candidarsicon il Pd – ci ha dichiarato Costantino della scorsa settimana  – e che lui con il gruppo dirigente diquel partito non c’entrava più in quanto Augurusa aveva formato il suo comitatoelettorale. Durante le discussioni con noi si espresse per una giunta tecnica eio gli proposi ripetutamente di entrare come assessore al bilancio. Giudici nondiceva no. Ma nemmeno sì”.

Poi la rivelazione da cui emergerebbe che Giudici non si muovesse all’insaputa del suo partito. “Si prestò a fare da legame tra noi e Augurusa – ha raccontato – quando Augurusa ci chiese un incontro riservato perdiscutere eventualmente del prima e del dopo. Io non ero d’accordo. Giudici midisse: ‘Con tutto quello che ho fatto per voi’. Convinse Sarto, il quale mi disse: ‘Io e Ravelli andiamo’. ‘Allora – risposi – vengo anch’io’, e si fece l’incontro nei miei uffici di viale Sempione a Milano. Vennero Augurusa, Giudici e Allegro e per Arese Futuro io, Ravelli e Sarto. L’ipotesi era: passate o non passate al ballottaggio. Io ero sicuro di sì. Loro no. Noi dicemmo: ‘Se non passiamo, liberi tutti e ciascuno voti secondo coscienza’. Fino a ieri abbiamo detto non ci riconosciamo in questa parte di partitocrazia, non possiamo dire al ballottaggio vai a votare per il Pd e Augurusa. Misembrava quantomeno un controsenso. Al che Giudici prese la parola e disse: ‘Abbiano più o meno le stesse idee, dobbiamo arrivare più o meno alle stesse cose’.  Gli risposi: ‘Se vuoi giocare nel mio campo ti metti la maglietta e vieni. Fino ad Allora starai nel tuo e giocherai nella tua parte’. Presenti Augura, Allegro e le altre persone”.  

Ma dunque nel Pd si sapeva della collaborazione di Giudici con Arese Futuro?

“Non posso dire cosa succedeva nella sezione – ha risposto Costantino – sicuramente sapevano che aveva rapporti con Sarto perché si conoscevano. Sicuramente con me si è comportato malissimo quando dopo il ballottaggio me lo sono ritrovato da Ravelli nel momento in cui io ero stato in giro con la parte della giunta fattada Sarto, Ravelli e lui”.  L’incontro con Costantino é confermato da Giuseppe Augurusa, ma solo nell’ambito della normale strategia politica elettorale. “Ho incontrato tutte le forze politiche più volte da solo e insieme a Gabriele Allegro e a Giancarlo Giudici prima del primo turno – racconta l’ex candidato sindaco del Pd – e in particolare ad Arese Futuro abbiamo chiesto in maniera molto chiara quali sarebbero state le loro intenzioni qualora non fossero andati al ballottaggio, come noi ingenuamente pensavamo. Immaginavamo un’alleanza al secondo turno  qualora il ballottaggio fosse stato contro il Pdl. Gli unici che non ho incontrato sono stati proprio il Pdl e l’Udc. Ma questo come é in natura”. Raggiunto al telefono, Giancarlo Giudici non risponde sul tema: ‘Non mi interesso più dell’attività politica e amministrativa ad Arese – si trincera – e quindi non sono intenzionato a commentare tali dichiarazioni’.

Ombretta T. Rinieri

(‘Il Notiziario’ 12 ottobre 2012 – pag. 72)