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Il pavimento rimosso mentre nella scuola lavorava il personale

Il commissario prefettizio Anna Pavone, giunta ad Arese dopo la caduta della giunta Ravelli

Il commissario prefettizio Anna Pavone, giunta ad Arese dopo la caduta della giunta Ravelli

ARESE – Nella conferenza stampa di mercoledì mattina, ricostruendo a grandi linee come si è verificata la dispersione delle fibred’amianto nella scuola “Silvio Pellico”, la commissaria prefettizia Anna Pavone ci ha tenuto a sottolineare che quelle in corso non sono operazioni di bonifica ma di “ripulitura” delle fibre di asbesto dispersesi nell’ambiente durante le operazioni di sollevamento del pavimento. “Durante i lavori – ha spiegato –verranno effettuati da parte dell’Asl i carotaggi dei materiali e vi potranno essere eventualmente delle responsabilità penali, ma queste non sono della nostra amministrazione”.

Pare che l’amianto si trovasse nella colla secca che è stata raschiata dal  pavimento. Quando il materiale è stato portato alla piattaforma ecologica, essendo proveniente da una scuola,  è stata chiesta  la certificazione  come da normativa ed essendo sprovvisto l’appaltatore di tale documento è intervenuta l’Asl che andando ad analizzare le piastrelle ha individuato l’amianto e ordinato a giugno la chiusura del plesso e l’allontanamento delle persone. A tal punto che la segreteria della scuola , che era operativa in quei giorni, è stata spostata dagli uffici  via Col di Lana alla sala professori della scuola elementare di  Valera.

 “Come mi hanno informata – spiega l’ex sindaco Maria Turconi – ho chiesto immediatamente all’ufficio tecnico i documentiinerenti la scuola, ma dall’ufficio tecnico mi è stato risposto che non sitrovavano”. Resta l’inquietante realtà che durante il sollevamento di oltre mille metri quadrati di materiale impregnato d’amianto lavoravano nel plesso gli impiegati della segreteria, il personale Ata e alcuni docenti oltre, naturalmente, agli operai. Tutti, presumibilmente, sono stati esposti a respirare in un ambiente impregnato d’amianto.

O.T.R.

(Il Notiziario 7 settembre 2012 – pag. 58)