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L’Alfa ad Arese Cent’anni in un libro

Flashback – giunta Fornaro n. 107 – continua
di Ombretta T. Rinieri
‘Prealpina’ 18 settembre 2010

 

ARESE –Con la presentazione mercoledì sera del volume: “Alfa Romeo. Gli Anni di Arese. Gli uomini, la fabbrica, le automobili” di Danilo Moriero (edito da Giorgio Nada Editore), l’Amministrazione comunale aresina ha aperto le celebrazioni per il centenario della nascita del Biscione, che si terranno in città dal 18 al 23 settembre prossimi.
L’evento, caduto il giorno successivo alla firma in Regione Lombardia del nuovo Accordo di Programma sulla riqualificazione e reindustrializzazione dell’ex area Alfa Romeo, ha riunito nella suggestiva cornice del “Museo Alfa Romeo” gran parte delle personalità civili e politiche del territorio, l’assessore regionale alla protezione civile, polizia locale e sicurezza Romano La Russa, il consigliere regionale Sante Zuffada e quello del comune di Milano Marco Osnato. La cena, seguita alla presentazione del libro, è stata allietata da un saggio musicale di Luisa Prandina, prima arpa del Teatro Alla Scala di Milano accompagnata al pianoforte dal Maestro Ruggero Cioffi.
Moriero, segretario di “Città Motori”, l’associazione che in ambito Anci raggruppa i comuni più rappresentativi del “Made in Italy” motoristico, è giornalista di professione e collezionista per passione di Alfa Romeo e Ducati storiche. Nel suo libro ripercorre gli anni aresini della casa automobilistica attraverso i racconti di alcuni uomini e donne che hanno contribuito con il proprio lavoro a scriverne la storia industriale, sindacale e umana come il progettista Domenico Chirico (padre dell’”Alfasud), Filippo Surace (direttore generale tecnico), Achille Moroni (direttore degli stabilimenti del Nord Italia), Italo Rosa (direttore e coordinatore del personale e dell’Organizzazione dell’Area Nord e difensore civico di Arese dal 2002 al 2006), Armando Calaminici (quadro, sindacalista della Flm, deputato del Pci dal 1976 al 1983 ed ex consigliere comunale dei Ds prima e del Pd dopo). Fra gli altri vi è la testimonianza di Pietro Dallera, dirigente del reparto verniciature e responsabile delle tecnologie che fu gambizzato dalla Br all’interno dello stabilimento di Arese e dell’ex sindaco Gino Perferi che ripercorre le estenuanti trattative sui tavoli istituzionali per salvare la produzione ad Arese dell’azienda acquistata da Fiat ma con Fiat in qualità di convitato di pietra, fino al triste epilogo della chiusura dell’attività industriale della fabbrica nell’area.

Ombretta T. Rinieri