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Fornaro: ‘Il 21 processo a Buscaglia per il gas’

Intervista al sindaco, che ci parla anche di centro sportivo,
biblioteca e questione De Rosa

 

OLYMPUS DIGITAL CAMERAARESEScandalo del gas, questione Angela De Rosa, proteste al centro sportivo, biblioteca fatiscente.

 

Molta carne al fuoco negli ultimi mesi per il sindaco di Arese Gianluigi Fornaro.

 

Si comincia con il processo per direttissima il 21 giugno prossimo a Milano a carico di Marzio Egidio Buscaglia, consulente commerciale della partecipata aresina Smg (società municipale gas) indagato e già arrestato per una truffa ai danni del colosso Erg e della piccola Smg.

 

Fornaro, insieme con Bartolomeo Zoccoli (direttore generale di Gesem e amministratore delegato di Smg) e i presidenti di Erg e Agrigas saranno rappresentati dai propri avvocati come parte lesa.

 

“Nel provvedimento – ci tiene a puntualizzare Fornaro – compaio insieme agli altri come parte lesa. I legali stanno valutando la costituzione di parte civile. Atto necessario per procedere al risarcimento del danno. Sarà poi il pubblico ministero a decidere l’ammontare della somma da richiedere nel corso di un processo civile”.

 

Passando alla vicenda che ha coinvolto la sua portavoce Angela De Rosa in un presunto giro di corruzione e tangenti all’Aler, Fornaro non vuol rilasciare nessun commento. “Sono perfettamente in linea con quanto affermato da De Rosa nella sua memoria letta in consiglio comunale – afferma – anche perché è mia abitudine non dare credito a esposti con firma anonima”.

Chiuso il capitolo giudiziario, Fornaro passa ad affrontare la gestione del centro sportivo che da mesi, se non da anni, anima il dibattito cittadino. Questione che nelle ultime settimane ha registrato anche la mobilitazione dei genitori dei piccoli atleti di sport di squadra che stanno raccogliendo le firme per l’avvio il prossimo anno sportivo dei campionati, che parrebbero in bilico a fronte della non ancora approvazione di un progetto sportivo.

 

Il sindaco garantisce la regolare attività sportiva – esordisce Fornaro, parlando di se stesso in terza persona – ma i genitori non possono chiedermi chi farà lo sport, perché lo faranno le società sportive che garantiranno il pagamento del canone d’uso, dato che nessuno può organizzare lo sport nel centro senza far fronte alle spese per le utenze”.

 

Il riferimento è chiaramente al Ccsa.

 

“Le normative sono cambiate – spiega il sindaco – perciò chiunque utilizza uno spazio pubblico deve far fronte ai canoni d’uso, non per guadagnare, ma per sostenere esclusivamente i costi. Per settembre il Ccsa ha presentato un progetto sportivo alla Fondazione Facs (che a sua volta affitta i campi e palestre prese in gestione dal comune al Ccsa, ndr ). Ora Facs ne sta valutando la fattibilità e comunicherà i nuovi canoni alla polisportiva. Affinché tutto sia definito ci vorranno ancora una quindicina di giorni”.

Novità sostanziali potrebbero invece riguardare la gestione delle strutture del “Davide Ancillotto”, perché in tal senso la giunta sta vagliando tre ipotesi.

 

“Con le nuove normative – spiega Fornaro – l’ente proprietario di un bene deve aprirlo a chiunque sia in grado di garantire dei canoni d’uso degli impianti. Per esempio Fondazione ha con il comune una convenzione fino al 2014 in virtù della quale si obbliga in una serie di servizi accollandosi un costo di circa 450mila euro l’anno per utenze, manutenzioni ordinarie, pulizie e assicurazioni. Tutto questo pacchetto costa intorno ai 450-500mila euro annui. Un costo cui la Facs fa fronte determinando i canoni d’uso delle strutture. Questa è la situazione attuale ed è la prima ipotesi. La seconda potrebbe essere il conferimento della gestione con gara pubblica con miglior offerta economica. La terza riguarda l’affidamento delle opere di riqualificazione e successiva gestione degli impianti per un periodo da stabilirsi. Quest’ultima (che potrebbe riguardare il caso di Intese, ndr) è quella in linea con il mio programma elettorale di riqualificazione”.

 

Nelle intenzioni della giunta Fornaro il centro sportivo si dovrebbe autosostenere.

 

Quest’estate in biblioteca sarà ancora un’estate caliente, perché l’amministrazione non ha interesse a predisporre un impianto di climatizzazione in una struttura che dovrà essere rifatta ex novo nella location dell’attuale parcheggio di piazza XI Settembre.

 

“Come da bilancio triennale 2011-2013 entro quest’anno – assicura Fornaro – sarà definito il progetto, mentre contiamo di inaugurare la nuova struttura entro fine 2013. Diversa la questione delle infiltrazioni dal tetto e della salubrità dei luoghi. Allo scopo sono stati destinati quest’anno 30mila euro e i lavori pubblici ne stanno predisponendo le opere quale il rifacimento della copertura, perché comunque quella struttura una volta spostata la biblioteca sarà una palazzina che verrà riconvertita ad altri scopi pubblici”.

 

La tempistica è però ancora da vedersi. Sicuramente entro giugno partirà il rifacimento dei tetti delle scuole. Ma senza il fotovoltaico, perché per la giunta aresina con gli incentivi bloccati, il solare termico ha perso apeal.

 

Ombretta T. Rinieri

‘Il Notiziario’ – 2 giugno 2011 – pag. 63