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Prima della bocciatura a Rho, Pasquarelli al Coordinamento per la Difesa del territorio: ‘Il centro commerciale si farà’

ARESE – In vista dell’approvazione della variante parziale da industriale a commerciale e residenziale sull’ex Alfa Romeo del 12 ottobre nei consigli comunali di Arese, Lainate e Rho il Coordinamento per la Difesa del territorio ha incontrato a Milano Alessandro Pasquarelli, amministratore delegato di Euromilano, legato agli ambienti di sinistra e al mondo delle cooperative.

“Quando abbiamo scoperto del coinvolgimento di Euromilano siamo andati a parlare con Pasquarelli – spiega Sara Belluzzo, presidente del Comitato Difendiamo Arese e fra i promotori del Coordinamento – per cercare di capire se ci fosse spazio per interventi diversi. Ma Pasquarelli è stato irremovibile sulla realizzazione del centro commerciale e sulle residenze. Anzi, senza centro commerciale non costruisce neppure le case”.


La posizione di Pasquarelli è confermata anche da Fausto Savini, del coordinamento territoriale delle Acli di zona, che lotta dal 2002 insieme ai lavoratori dell’Alfa Romeo e a Comunimprese per portare nell’area nuove industrie. Del coinvolgimento di Euromilano (di cui le Acli detengono un 2%) Savini era del tutto all’oscuro. “Ne sono venuto a conoscenza anch'io da un articolo del “Sole 24Ore” – racconta – e ho chiesto immediatamente chiarimenti alle Acli Provinciali, le quali a loro volta ne erano all’oscuro. Del resto come Acli abbiamo una quota minimale nel capitale sociale di Euromilano e nessun rappresentante nel consiglio d’amministrazione”.

"Per fortuna – prosegue Sara Belluzzo – Rho ha bocciato l’accordo e ora possiamo sperare in un futuro diverso per l’area. Noi siamo già all’opera. Presto organizzeremo un’assemblea ad Arese per conoscere idee e opinioni degli aresini e con Legambiente un grande evento a Milano sulla green economy. Per il momento 4000 firme raccolte ad Arese, 1600 di Lainate e oltre un anno di mobilitazione contro l’Accordo di Programma, hanno contribuito a bloccare un progetto essenzialmente speculativo che nessuno in realtà voleva. Rimane da constatare invece l’atteggiamento miope dei consigli comunali di Lainate e Arese che hanno ratificato l’AdP, inutilmente, contro il volere e gli interessi dei loro stessi cittadini. Che se ne ricorderanno”.

Ma Arese e Lainate, e soprattutto Euromilano e Aglar (Marco Brunelli, proprietario dell'Iper e di un'ampia parte dell'area ex Alfa, ha rilevato una quota di Euromilano attraverso la Finanziaria Canova 2007) rinunceranno al business?
Ombretta T. Rinieri