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Bilancio ok grazie al risparmio sulla nuova biblioteca

ARESE – Quest’anno il rispetto del patto di stabilità da parte di Arese è stato possibile grazie alla monetizzazione dei 2.600mila euro degli oneri di urbanizzazione, da anni destinati alla realizzazione della nuova biblioteca comunale. L’opera, insieme al parcheggio sotterraneo di via Degli Orti e alla nuova piazza Dalla Chiesa per un ammontare complessivo di 6.300mila euro, rientrava nell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2004 tra Arese e l’Abp. Da allora, anno dopo anno, il capitolo di spesa è scivolato passando attraverso i due mandati Perferi per arrivare intatto sul tavolo della giunta Fornaro.
Al pari del centro natatorio, la biblioteca fa parte di quelle opere pubbliche che il nuovo sindaco ha deciso di rimettere in discussione. Restando sulla biblioteca, il progetto degli architetti Abp (un parallelepipedo simile a un ossario) è proprio brutto, per cui lo stop non è dispiaciuto neppure alla minoranza e ora verrà realizzato dagli architetti comunali.
Tecnicamente la monetizzazione dei 2.600mila euro è avvenuta attraverso la sottoscrizione da parte dell’Abp di un’integrazione alla convenzione, in base alla quale ha prestato una nuova garanzia che la impegnerà a liquidare la somma formalmente entro il 30 giugno 2010. Per incassare la somma entro il 31 dicembre scorso (in tempo per la chiusura dell’esercizio), l’Amministrazione è però ricorsa a una fidejussione bancaria pro soluto, ossia ha acquisito la somma in via anticipata da una banca. L’operazione aveva suscitato qualche preoccupazione da parte del consigliere del Pd Giancarlo Giudici, che aveva informato giunta e assemblea cittadina già nel dicembre scorso del sequestro preventivo da parte della magistratura del 30% della quota Abp detenuta dall’Immobiliare Estate 2000 (il restante 70% è del Fondo Aig), avvenuto il 10 giugno 2009. Una notizia che aveva colto di sorpresa la maggioranza, mentre il capogruppo del Pd Giuseppe Augurusa aveva a sua volta rimarcato l’uso strumentale sui conti pubblici del capitolo di spesa. ‘Fermo restando che dopo anni di rinvii questo è il de profundis della nuova biblioteca – aveva detto – ora viene cartolarizzata e diventa un elemento di compensazione dell’assestamento del bilancio, mentre non è chiaro la ragione per cui laddove vi è una cessione del credito con una conversione del bene in liquidità non vi siano oneri per il soggetto che beneficia dell’anticipazione’. Successivamente, l’assessore al bilancio Erika Seeber, aveva risposto alle obiezioni del Pd specificando l’assenza di rischi per l’amministrazione comunale in quanto la fidejussione rilasciata al comune era garantita da un’operazione bancaria e che la società di factoring alla quale veniva ceduto il credito si era fatta carico con l’amministrazione del rischio di insolvenza.
L’ultimo atto è avvenuto questo giovedì 22 aprile con l’approvazione a maggioranza in consiglio comunale del bilancio consuntivo 2009, chiuso con un avanzo di amministrazione di 6.514.762,22 euro, così composti: 76.886,13 gestione corrente 2009; 3.395.038,89 gestione conto capitale; 510.064,05 gestione residui; 2.532.773,15 avanzo di amministrazione 2008 non utilizzato. L’importo dell’avanzo di amministrazione (che a causa del patto di stabilità non può essere impiegato per gli investimenti) è stato così suddiviso: 559.194,78 in fondi vincolati per la quota sociale interventi abitativi; 1.600.000 in fondi vincolati derivati da trasferimenti statali per perdita Ici ex fabbricati D; 4.355.567,44 in avanzo vincolato investimenti comprensivo dello stanziamento di euro 2.640.000 per la nuova biblioteca.
Ombretta T. Rinieri